Oggi il governo britannico ha annunciato che per un anno a partire dalla primavera del 2023 erogherà in diverse rate un aiuto economico una tantum di 900 sterline complessive (circa 1.017 euro) a 8 milioni di famiglie
a basso reddito che abitano nel paese.
L’obiettivo di questa dazione di denaro è aiutare le famiglie a basso reddito a superare l’aumento del costo della vita, dovuto prima dalla ppandemia e dopo dalla guerra in Ucraina.
Il governo ha dichiarato inoltre che oltre alle 900 sterline per le famiglie a basso reddito, saranno erogati altri due contributi: uno da 300 sterline (circa 340 euro) per i pensionati e uno da 150 sterline (circa 170 euro) per le persone con disabilità
.
I contributi saranno concessi, come detto, alle famiglie più in difficoltà quelle cioè che vivono con meno del 60 per cento
del reddito mediano delle famiglie del paese. Tale valore è da considerarsi quello nel mezzo della situazione economica delle famiglie inglesi e non una semplice media.
Questa operazione si colloca come azione del governo insediatosi a fine ottobre dopo la breve parentesi di Liz Truss le cui politiche avevano portato al crollo della sterlina, e a seguito dell’invito del Fondo Monetario Internazionale
che invitava il governo britannico ad attuare misure di supporto all’economia più mirate, verso chi ne avesse maggiormente bisogno: le nuove misure annunciate dal governo sembrano andare in questa direzione.