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L’EU spinge per continuare ad inviare munizioni all’Ucraina

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Durante la giornata di oggi, i Ministri della Difesa dell’Unione Europea discuteranno i piani per mettere a disposizione le loro scorte e inviare all’Ucraina munizioni per un miliardo di euro e per effettuare ordini congiunti per garantire il flusso delle forniture.

I sostenitori occidentali dell’Ucraina avvertono che Kiev sta affrontando una carenza critica di proiettili per obici da 155 millimetri, mentre ne spara a migliaia ogni giorno nella lotta contro l’offensiva russa.

I ministri che si incontreranno a Stoccolma con la loro controparte ucraina Oleksiy Reznikov discuteranno di una triplice iniziativa per soddisfare le esigenze immediate di Kiev e rafforzare l’industria europea della difesa a lungo termine.

La prima parte del piano, così come è stata delineata dal servizio di politica estera dell’UE, prevede l’utilizzo di un miliardo di euro dal Fondo europeo per la pace congiunto del blocco per far sì che gli Stati membri inviino a Kiev i proiettili presenti nelle loro scorte entro poche settimane.

Gli alleati europei dell’Ucraina hanno già esaurito le loro risorse, impegnando circa 12 miliardi di euro di supporti.

I funzionari si dicono fiduciosi che i proiettili da 155 mm ancora in deposito siano sufficienti a non rendere troppo vulnerabili le difese europee. Si prevede che i ministri della Difesa forniranno i dettagli durante la loro riunione.

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La seconda parte del piano prevede di mettere insieme le richieste dell’UE e dell’Ucraina per effettuare massicci ordini congiunti che incentiverebbero i produttori di munizioni ad aumentare la loro capacità.

La mossa rappresenta un cambiamento importante per il blocco dei 27 Paesi, dato che la guerra di Russia ha accelerato la spinta a lavorare più all’unisono sulla difesa.

Secondo i funzionari, il denaro per coprire le esigenze dell’Ucraina potrebbe provenire da un altro miliardo di euro già presente nella cassa comune.

L’Estonia , l’ex repubblica sovietica che inizialmente aveva proposto di spendere quattro miliardi di euro per un milione di proiettili per l’Ucraina, vuole che vengano impegnati altri fondi.

“Secondo le esigenze ucraine, l’Ucraina avrebbe bisogno di almeno 350.000 proiettili da 155 mm al mese”, ha dichiarato all’AFP Madis Roll , un alto funzionario del Ministero della Difesa estone.

“Pertanto, l’Estonia ha proposto l’iniziativa di procurare congiuntamente all’Ucraina almeno un milione di munizioni da 155 mm, che è il requisito militare minimo assoluto per l’Ucraina”.

I Paesi dell’UE stanno valutando se sarà l’Agenzia per la difesa del blocco (EDA) o gli Stati membri con maggiore esperienza a negoziare i contratti.

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L’obiettivo principale è di evitare che il processo sia rallentato dalla burocrazia.

Un’ulteriore dibattito, piuttosto spinoso, verte sulla possibilità di acquisto di munizioni dall’esterno del blocco, poiché alcuni sostengono che la priorità dovrebbe essere la velocità, non l’aiuto all’industria europea.

In ogni caso, è chiara la sensazione che, dopo il rallentamento degli investimenti con la fine della Guerra Fredda, sia necessario fare di più per spingere le imprese di difesa dell’UE ad aumentare rapidamente la loro produzione.

“L’industria europea non è adatta alle esigenze di un conflitto ad alta intensità”, ha dichiarato ieri ai giornalisti il Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton .

“La nostra industria della difesa deve passare rapidamente alla modalità ‘economia diguerra’ “.

Breton ha detto ai ministri che, oltre a piazzare un ordine congiunto importante, l’UE deve sbloccare i fondi bloccati per sostenere la capacità industriale e garantire alle imprese un accesso più facile ai prestiti.

I funzionari sperano di concordare un piano concreto per l’invio delle munizioni all’Ucraina durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’UE del 20 marzo.

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