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L’esercito ucraino dice di avanzare sul fiume Dnipro, mentre i droni mirano alle capitali
L’esercito ucraino ha dichiarato domenica di aver respinto le forze russe “da tre a otto chilometri” dalle rive del fiume Dnipro, il che, se confermato, rappresenterebbe la prima significativa avanzata delle forze di Kiev a mesi di distanza da una deludente controffensiva.
Le forze ucraine e russe sono trincerate sui lati opposti del vasto corso d’acqua nella regione meridionale di Kherson da più di un anno, dopo che la Russia ha ritirato le sue truppe dalla riva occidentale lo scorso novembre.
L’Ucraina ha inscenato molteplici tentativi di attraversare e mantenere le posizioni sul lato controllato dai russi – con i funzionari di Kiev che hanno finalmente riferito di una svolta “riuscita” la scorsa settimana.
“Le cifre preliminari variano da tre a otto chilometri, a seconda delle caratteristiche, della geografia e del paesaggio della riva sinistra”, ha dichiarato domenica la portavoce dell’esercito Natalia Gumenyuk alla televisione ucraina, quando le è stato chiesto quanti progressi avesse fatto Kyiv.
Non ha specificato quante truppe o quali attrezzature l’Ucraina avesse sul lato orientale del Dnipro.
“Abbiamo molto lavoro da fare”, ha detto Gumenyuk.
“Il nemico continua a sparare con l’artiglieria”, ha aggiunto, stimando che “diverse decine di migliaia” di truppe russe si trovano nell’area.
La battaglia arriva dopo che la tanto attesa controffensiva estiva di Kyiv era in gran parte fallita, con le sue forze che avevano ripreso solo una manciata di piccoli villaggi.
Una testa di ponte sulla riva orientale del Dnipro potrebbe consentire un’offensiva più profonda nel sud, anche se richiederebbe il dispiegamento di più uomini e blindati nelle difficili condizioni paludose.
Respingere la Russia dalle rive del fiume offrirebbe anche protezione alle città e ai villaggi ucraini che devono affrontare gli incessanti bombardamenti russi.
– Attacchi con i droni –
Un attacco di artiglieria russo sulla città di Kherson ha ferito cinque persone domenica, tra cui un bambino di tre anni, ha detto il Ministro degli Interni Igor Klymenko.
La Russia ha rilasciato una serie di dichiarazioni contraddittorie sulle proprie operazioni intorno al Dnipro.
Il Ministero della Difesa è sembrato respingere le affermazioni secondo cui l’Ucraina ha guadagnato un punto d’appoggio, ma un funzionario russo installato nella regione occupata di Kherson ha ammesso che l’Ucraina sta tenendo posizioni in almeno un villaggio sulle rive orientali del fiume.
Mosca non ha commentato la situazione sulla sponda orientale in un briefing militare quotidiano di domenica.
L’AFP non è stata in grado di verificare in modo indipendente le affermazioni dei funzionari.
Nel frattempo, gli attacchi dei droni, una caratteristica distintiva della guerra, si sono intensificati questa settimana.
Entrambe le capitali, Kiev e Mosca, sono state prese di mira sabato sera, anche se entrambe le parti hanno affermato di aver intercettato la maggior parte dei droni e non sono state segnalate vittime.
Dopo una serie di attacchi all’inizio dell’anno, negli ultimi mesi i droni ucraini hanno raramente preso di mira la capitale russa.
Il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin ha detto che un drone è stato abbattuto fuori dalla capitale nelle prime ore del mattino di domenica.
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che i propri droni hanno colpito un deposito di carburante nella regione centrale ucraina di Kirovograd e un magazzino di munizioni vicino alla capitale Kyiv.
L’Ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 15 dei 20 droni russi, mentre la Russia ha affermato di aver distrutto 31 droni ucraini
– Un orfano ucraino torna a casa –
Oleksiy Kuleba, il vice capo dell’ufficio del Presidente Volodymyr Zelensky, ha dichiarato domenica che Kyiv stava incrementando il numero di “gruppi mobili” in grado di “combattere” l’ondata di attacchi di droni russi.
Un giorno prima, l’aeronautica ucraina ha detto che la Russia ha lanciato 38 droni Shahed di fabbricazione iraniana contro il suo territorio – il maggior numero in una sola notte dalla fine di settembre.
Zelensky ha detto sabato sera che si aspetta che la Russia aumenti i suoi attacchi al sistema energetico dell’Ucraina, nel tentativo di paralizzare la fornitura di calore e di energia del Paese.
“Più ci avviciniamo all’inverno, più i tentativi russi saranno fatti per rendere gli attacchi più potenti”, ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano.
Ha invitato il suo esercito ad essere “efficace al 100%, nonostante tutte le difficoltà, nonostante tutta la fatica”.
Sul fronte diplomatico, la TV russa Vesti ha annunciato che il Presidente Vladimir Putin parteciperà a un vertice virtuale dei leader del G20 mercoledì, dopo aver saltato il principale incontro di persona a New Delhi a settembre.
Kyiv ha anche dichiarato domenica che un orfano ucraino adolescente, prelevato da Mariupol dalle forze russe nelle prime settimane dell’invasione, è tornato a casa.
Il caso di Bogdan Yermokhin, che ha compiuto 18 anni domenica, è balzato agli onori della cronaca internazionale dopo che la Russia gli ha inviato una convocazione per la leva militare obbligatoria prima del suo 18° compleanno.
L’Ucraina afferma di aver identificato 20.000 bambini presi dalla Russia all’inizio della sua invasione – solo circa 400 sono tornati.
La Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso un mandato di arresto per Putin e il commissario per l’infanzia della Russia a marzo, per la deportazione illegale di bambini ucraini.