L’Irlanda si prepara a una svolta storica: il divieto di copertura politica nelle 24 ore precedenti le elezioni, che ha segnato per anni le campagne elettorali, sarà abolito. D’ora in poi, i media potranno parlare di politica fino all’ultimo minuto, seppur con una nuova direttiva che impone “particolare cautela” nella trasmissione delle notizie elettorali. Ma sarà compito degli stessi giornalisti decidere come applicare questa regola, come riporta l’Irish Times
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Introdotto nel 1997, il divieto irlandese cede ora il passo a una regolamentazione più flessibile che potrebbe far discutere anche a Malta, dove ancora oggi la vigilia delle elezioni è un “giorno di riflessione” in cui ogni comunicazione politica è bandita. Con la nuova normativa irlandese, la Coimisiún na Meán, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni, ha stabilito che dalle 14 del giorno prima delle elezioni fino alla chiusura delle urne, le informazioni relative alle elezioni dovranno essere trattate con “estrema cautela”
, specialmente se si sospetta che siano diffuse per fuorviare o confondere gli elettori.
Una svolta epocale è che ora i media avranno la libertà di intervenire e smentire notizie false. In un clima sempre più pericoloso di fake news, i giornalisti irlandesi potranno contrastare attivamente informazioni ingannevoli. Tuttavia, la nuova direttiva chiede loro di evitare qualsiasi pubblicazione di sondaggi o exit poll durante le operazioni di voto.
La scelta di eliminare il divieto è maturata dopo un’attenta analisi delle normative vigenti in altri Paesi e grazie a un sondaggio tra i cittadini. D’altronde, l’ascesa dei social media rende il silenzio elettorale sempre più arduo da monitorare e rispettare: anche a Malta, i due principali partiti sponsorizzano ormai post su Facebook perfino il giorno delle elezioni.
Il promotore della legge maltese sul giorno di riflessione ha, infatti, recentemente dichiarato di ritenere che sia arrivato il momento di…
Foto: AFP