Una scossa politica senza precedenti ha travolto la Corea del Sud, con il Parlamento che ha destituito Han Duck-soo, Primo Ministro e Presidente ad interim. Questo sviluppo segna un nuovo capitolo nella crisi politica che ha già destabilizzato il paese dopo la controversa dichiarazione di legge marziale da parte dell’ex Presidente Yoon Suk Yeol, un evento che ha lasciato il mondo senza parole.
Han, salito al potere dopo la sospensione di Yoon il 3 dicembre, è stato accusato dall’opposizione di aver ostacolato l’impeachment dell’ex Presidente e di aver ignorato le richieste di giustizia legate alla dichiarazione di legge marziale. “Annuncio che la mozione di impeachment contro il Primo Ministro Han Duck-soo è stata approvata. Su 192 voti, 192 si sono espressi a favore dell’impeachment,”
ha dichiarato Woo Won-shik, Presidente dell’Assemblea Nazionale.
Il caos è esploso durante la votazione: i membri del partito al governo, il People’s Power Party (PPP), hanno inscenato una protesta furiosa in Parlamento, accusando Woo di aver manipolato le regole per favorire la mozione. “Han deve continuare a guidare il governo senza piegarsi alla decisione dell’opposizione,” ha dichiarato Kweon Seong-dong, leader del PPP, dopo l’esito del voto. Nonostante ciò, Han ha accettato la decisione del Parlamento, affermando: “Rispetto la decisione parlamentare e attendo il verdetto della Corte Costituzionale.”
Con questa decisione, la Corea del Sud è diventata teatro del primo impeachment nella sua storia contro un Presidente ad interim, un evento che alimenta ulteriormente la turbolenza politica. Nel frattempo, il Ministro delle Finanze Choi Sang-mok è stato designato come nuovo Presidente ad interim. “Un impeachment contro l’autorità ad interim equivale a un attacco all’intero governo,”
ha dichiarato Choi, sottolineando come l’instabilità politica minacci una nazione già sull’orlo di una crisi economica.
Al centro della controversia si trova la Corte Costituzionale, chiamata a decidere sulla validità degli impeachment. Con tre giudici mancanti e un unico voto contrario che potrebbe reintegrare Yoon, l’opposizione accusa Han di “sfidare direttamente la Costituzione” per aver bloccato le nomine dei giudici. “Il suo rifiuto ha rivelato la sua vera natura,” ha dichiarato il parlamentare Jo Seoung-lae, sottolineando l’urgenza di “ristabilire l’ordine costituzionale.”
Nel frattempo, le ripercussioni economiche sono state immediate: il won sudcoreano ha toccato il minimo storico degli ultimi 16 anni, scendendo a 1480,2 per dollaro. La dichiarazione della legge marziale e le tensioni politiche hanno seminato il panico tra gli investitori, già preoccupati per la fragile economia del paese.
Come se non bastasse, la polizia ha avviato una perquisizione in una residenza presidenziale, raccogliendo prove cruciali nel contesto dell’indagine sulla legge marziale. In uno scenario di crescente instabilità, la Corea del Sud si trova a fare i conti con un futuro incerto, mentre il resto del mondo osserva con apprensione.
Foto: AFP