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Il tentato colpo di stato in Perù

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Mercoledì scorso c’è stato un tentativo di colpo di stato da parte dell’oramai ex Presidente del Perù Pedro Castillo .

Verso le 12 locali (le 18 in Italia), il presidente aveva pronunciato un discoso con cui scioglieva il Congresso (il parlamento peruviano), e istituiva un “governo di eccezione” e istituiva il coprifuoco in tutto il paese.

Il tentativo di golpe è però finito male e il presidente è stato destituito dal Congresso.

Il discorso di Castillo è stato fatto 3 ore prima che il Congresso votasse per la terza volta una mozione di impeachment. Le prime due erano state respinte per mancanza di voti. Le mozioni si basavano su alcune accuse di corruzione avanzate nei mesi scorsi nei confronti di Castillo, che lui aveva sempre definito parte di un complotto ai suoi danni.

La presidenza Castillo era iniziata a luglio del 2021 con diversi problemi: in pochi mesi ha fatto numerosi rimpasti di governo con le dimissioni di 3 primi ministri. Ha sostituito 80 funzionari governativi con uomini di sua fiducia e privi di esperienza.

Si è avvicinato a personalità di estrema destra come l’ex presidente Brasiliano Bolsonaro, e più volte ha dichiarato di essere contrario al diritto all’aborto, ai diritti per la comunità LGBT+ e perfino all’educazione sessuale nelle scuole.

Il tentativo di colpo si stato è avvenuto durante un periodo di forti proteste nel paese, che puntavano proprio a far dimettere il presidente.

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Anche se in teoria anche questa terzo tentativo di impeachment non sarebbe passato il presidente ha provato a sovvertire l’ordine democratico, probabilmente credendo di avere il supporto dell’esercito.

Ma Castillo ha sbagliato la sua previsione.

Poco dopo il suo discorso le forze armate hanno comunicato che il presidente non aveva l’autorità di sciogliere il congresso. Sono seguite le dimissioni di numerosi ministri fra cui quello della giustizia dell’economia, degli esteri con la condanna unanime al presidente. Anche la vice presidente, Dina Boluarte, si è unita alle condanne. Il congresso a quel punto si è riunito ed ha votato una mozione di impeachment , approvata con una maggiornaza di 101 su 130 voti senza alcun dibattito.

Come previsto dalla costituzione peruviana i poteri sono passati alla vicepresidente, la quale ha giurato come nuovo presidente. Castillo si è presentato volontariamente alla prefettura di Lima dove è stato arrestato. La prefettuha ha emesso un ordine di carecerazione preventivo per Castillo, ed è stato trasferito nel carcere di Barbadillo, in provincia di Lima, lo stesso dove sta scontando una lunga condanna l’ex dittatore del Perù Alberto Fujimori.

Il legale di Castillo ha dichiarato di aver fatto richiesta di asilo in Messico, l’unico paese che ha difeso l’ex presidente.

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