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Harris lancia la sfida a Trump: attesa per il confronto decisivo
Kamala Harris scuote la scena politica americana! In un colpo a sorpresa, la vicepresidente ha lanciato una sfida diretta a Donald Trump, invitandolo a un nuovo dibattito prima delle elezioni presidenziali. Non solo Harris ha accettato l’invito di CNN per moderare un evento il 23 ottobre, ma il suo team ha chiarito che è più che pronta per un’altra resa dei conti con l’ex presidente repubblicano.
“La vicepresidente Harris è pronta per un’altra opportunità di condividere il palco con Donald Trump”, ha dichiarato Jen O’Malley Dillon, presidente della campagna elettorale di Harris. “Il popolo americano merita un’altra opportunità per vedere Kamala Harris e Donald Trump dibattere prima di esprimere il proprio voto.”
La tensione è palpabile. Trump ha già partecipato a due dibattiti, uno contro Joe Biden e uno proprio contro Harris, che ora ha preso il posto di Biden come candidata principale del Partito Democratico. Ma Trump, che ha già rifiutato l’idea di affrontare nuovamente Harris, non ha ancora risposto alla sfida.
I media e gli analisti sono unanimi: Harris ha dominato l’ultimo dibattito del 10 settembre, mettendo Trump in seria difficoltà. E se questo non bastasse, la performance poco brillante di Biden contro Trump a giugno, in cui ha faticato a completare alcune frasi, ha scatenato un’ondata di critiche sulla sua età e capacità. Molti, infatti, chiedono a gran voce che l’81enne presidente si ritiri dalla corsa.
Ma ora la sfida è tra Harris e Trump: 59 anni contro 78, gioventù contro esperienza, in una battaglia che infiammerà l’America!
Il voto anticipato è già iniziato: la tensione sale
Mentre Trump prende tempo, tre stati chiave – Virginia, Minnesota e South Dakota – hanno già iniziato le operazioni di voto anticipato. E Harris, in un discorso infuocato durante la campagna elettorale, ha attaccato Trump e i repubblicani definendoli “ipocriti” sull’aborto. Lo ha accusato di aver provocato, con la sua politica, il divieto dell’aborto in Georgia, una decisione che Harris sostiene abbia già causato la morte di due donne.
Trump non ha mai fatto mistero del suo orgoglio per aver nominato tre giudici della Corte Suprema, aprendo la strada alla storica decisione del 2022 che ha abolito il diritto nazionale all’aborto, consegnando il potere decisionale ai singoli stati. Da allora, almeno 20 stati hanno imposto divieti o restrizioni parziali all’aborto, inclusa la Georgia, che lo ha vietato dopo sei settimane di gravidanza.
Il clima è rovente. La corsa alla Casa Bianca si gioca su una lama di rasoio, con Trump che punta tutto sul supporto di una base religiosa conservatrice e di elettori disillusi dall’attuale situazione politica. E mentre i dibattiti sull’immigrazione si accendono, Trump sfrutta la retorica dura per galvanizzare i suoi sostenitori, cercando di conquistare ogni voto possibile.
Minacce, complotti e una corsa che tiene l’America col fiato sospeso
Il confronto tra Harris e Trump si svolge in un’atmosfera già carica di tensione, resa ancora più esplosiva dopo che, lo scorso weekend, un uomo armato ha tentato di assassinare Trump in Florida. È il secondo attentato sventato in soli due mesi, a dimostrazione di quanto sia esplosiva la situazione.
Eppure, nonostante tutto, Trump continua a provocare. Ancora una volta, si rifiuta di confermare se accetterà il risultato elettorale in caso di sconfitta, sollevando timori su possibili nuovi scontri.
Nel frattempo, la campagna di Trump ha acceso un’altra polemica: durante un evento contro l’antisemitismo, ha affermato che se perderà le elezioni, “a mio parere, gli ebrei avranno avuto un ruolo importante in questa sconfitta”. Parole che hanno scatenato una valanga di critiche e acceso ancora di più lo scontro politico.
Con la campagna elettorale di Trump che continua senza sosta, il prossimo evento è già fissato per sabato in North Carolina. E mentre l’America si prepara a vivere l’ultimo atto di questa sfida senza esclusione di colpi, una cosa è certa: ogni singolo voto conterà in questa elezione che potrebbe cambiare il destino del Paese.
Foto: AFP