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Hamas rompe il silenzio: 34 ostaggi in bilico tra vita e morte

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Una spirale di tensione e incertezza scuote il Medio Oriente: Hamas, dopo aver dichiarato la disponibilità a rilasciare 34 ostaggi israeliani come primo passo di un possibile accordo di scambio, non ha ancora fornito alcuna informazione sullo stato dei prigionieri. Israele, in un comunicato dall’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, ha denunciato la mancanza di chiarezza: “Ad oggi, Israele non ha ricevuto alcuna conferma o commento da Hamas riguardo allo stato degli ostaggi inclusi nella lista.”

Secondo le autorità israeliane, la lista degli ostaggi non è stata proposta direttamente da Hamas, ma risale a un documento inviato da Israele ai mediatori internazionali già nel luglio 2024. Il dramma si intreccia con i fragili tentativi di mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, che da mesi lavorano instancabilmente per porre fine al conflitto che sta devastando la Striscia di Gaza.

Nelle ultime ore, negoziatori delle due fazioni si sono incontrati a Doha per colloqui indiretti. È stato qui che, domenica sera, un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all’AFP che il gruppo è pronto a rilasciare i 34 ostaggi: “Hamas ha accettato di rilasciare 34 prigionieri israeliani da una lista presentata da Israele come parte della prima fase di uno scambio di prigionieri.”

Il funzionario, che ha richiesto l’anonimato non essendo autorizzato a parlare con i media, ha aggiunto che questo primo scambio includerà donne, bambini, anziani e persone malate ancora trattenute a Gaza. Tuttavia, la situazione appare più complessa del previsto: “Hamas ha accettato di rilasciare i 34 prigionieri, vivi o morti. Tuttavia, il gruppo ha bisogno di una settimana di calma per comunicare con i carcerieri e identificare chi è vivo e chi è deceduto.”

Questa crisi degli ostaggi è iniziata il 7 ottobre 2023, quando un massiccio attacco palestinese contro Israele ha dato il via a un conflitto brutale. Durante l’assalto, 251 persone sono state sequestrate da militanti palestinesi; di queste, secondo l’esercito israeliano, 96 sono ancora trattenute a Gaza, ma 34 sarebbero già morte.

Foto: AFP

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