Malta è entusiasta della prospettiva di trasformare il Mar Mediterraneo in un hub per le energie rinnovabili, ha dichiarato oggi il Ministro
dell’Energia Miriam Dalli.
Aprendo un vertice che riunisce i ministri dell’energia di altri Paesi del Mediterraneo, il Med9, Dalli ha affermato che la visione è quella di replicare nel Mediterraneo il successo già ottenuto nel Mare del Nord per quanto riguarda lo sviluppo delle energie rinnovabilioffshore
.
I ministri e gli alti funzionari responsabili dell’energia di Malta, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna si riuniscono a La Valletta per discutere del settore energetico. All’incontro si è unito anche il Commissario europeo
per l’Energia Kadri Simson.
Dalli ha definito “molto incoraggianti” i risultati ottenuti da Malta con gli investimenti
nelle energie rinnovabili negli ultimi anni, con i dati Eurostat che mostrano come il Paese abbia superato l’obiettivo nazionale del 2030 entro la fine del 2021.
Sono convinto che, per tutti noi, l’obiettivo del 2030 non sia la meta finale, ma una pietra miliare lungo il percorso. Il nostro obiettivo finale è la neutralità climatica, e quanto prima la raggiungeremo, tanto prima potremo garantire un futuro sostenibile e una migliore qualità della vita per la nostra gente Il Commissario europeo per l’Energia
Ha detto ai suoi interlocutori che Malta sta considerando le energie rinnovabili offshore galleggianti come la tecnologia
, che può aiutarla a fare il salto necessario per garantire una quota maggiore di energie rinnovabili nel suo mix energetico. Il piano è stato avviato alla fine dello scorso anno.
È stata condotta una consultazione preliminare al mercato e Malta sta attualmente ultimando un documento politico incentrato sulla diffusione dei sistemi di energia rinnovabile offshore.
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Questo porterà all’identificazione di zone potenziali per l’implementazione di energia rinnovabile offshore e all’eventuale lancio di una manifestazione di interesse per i primi progetti
di energia rinnovabile galleggiante.
Crediamo che i fondi dell’UE debbano essere indirizzati verso progetti innovativi di energia rinnovabile che attraggano investimenti in tutti i bacini marini, compreso il Mediterraneo. Questo dovrebbe concentrarsi su due fronti: il sostegno finanziario necessario per la ricerca e l’innovazione nelle nuove tecnologie emergenti e il sostegno finanziario necessario per lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture adeguate per la produzione, la trasmissione e l’immagazzinamento dell’energia. Kadri Simson
Ha esortato la Commissione ad accelerare la stretta cooperazione tra gli Stati membri e a facilitare lo sviluppo di nuovi partenariati con altre regioni. Ha inoltre dichiarato che la cooperazione con il Nord Africa
avrà un ruolo fondamentale nell’accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nell’UE.
Il Ministro maltese Dalli ha affermato che, mentre il piano REPowerEU
mira ad aumentare le energie rinnovabili, è importante dare priorità all’accelerazione delle procedure di autorizzazione. L’identificazione di “aree di accelerazione delle rinnovabili” che beneficerebbero di un trattamento preferenziale per le autorizzazioni è fondamentale.