Berlino nel caos politico: Scholz perde la maggioranza proprio mentre Trump trionfa negli USA!
La Germania, cuore pulsante dell’Europa, si ritrova in bilico dopo il crollo della fragile coalizione a tre partiti guidata da Olaf Scholz. La coincidenza temporale non potrebbe essere più drammatica: mentre oltreoceano Donald Trump festeggia la sua nuova vittoria elettorale, Berlino deve fare i conti con la prospettiva di elezioni anticipate e un governo di minoranza.
La crisi arriva in un momento cruciale, con la Germania pronta a registrare una nuova contrazione economica. Scholz, visibilmente provato, cerca di tranquillizzare i partner europei al summit di Budapest, ma la sfida è titanica. “La fine anticipata della coalizione lascia la Germania senza timone in un periodo che potrebbe rivelarsi straordinariamente turbolento” ha scritto l’analista Holger Schmieding della Banca Berenberg. Tuttavia, l’esperto intravede una possibile svolta positiva: “Le elezioni anticipate e un cambio di leadership potrebbero rimuovere l’ostacolo rappresentato dalle continue liti interne alla coalizione.”
Dopo mesi di tensioni, l’alleanza tra SPD, Verdi e FDP si è sgretolata in modo spettacolare. Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, accusandolo senza mezzi termini di “tattiche politiche meschine” e di un egoismo “del tutto incomprensibile”
. Questo gesto ha scatenato l’inevitabile: l’uscita dell’FDP dalla coalizione e la nascita di un governo di minoranza, un’impresa ardua per il cancelliere.
Lindner, noto per le sue posizioni rigide sul bilancio, aveva spesso minacciato di abbandonare il governo. Scholz ha ammesso di aver tentato di negoziare, proponendo un piano per ridurre i costi energetici, sostenere l’industria automobilistica e garantire investimenti, ma Lindner non ha mostrato “alcuna disponibilità a collaborare”
. La rottura era ormai inevitabile.
Nel frattempo, Friedrich Merz, leader del CDU-CSU e favorito nei sondaggi, non risparmia critiche: “Non possiamo permetterci un governo che litiga per un altro anno. La Germania è troppo importante per l’Europa.”
Merz insiste sulla necessità di elezioni anticipate, con un voto di fiducia atteso per metà gennaio e possibili elezioni a marzo.
Con l’estrema destra AfD al 20% nei sondaggi, il panorama politico diventa ancora più complesso. Anche se il CDU-CSU dovesse vincere, potrebbe aver bisogno di alleati, forse persino un ritorno alla storica “grande coalizione” con l’SPD.
La situazione è aggravata dalla tempesta geopolitica: guerra in Ucraina, conflitto in Medio Oriente e un’America pronta a cambiare rotta sotto la guida di Trump. Al summit di Budapest, Scholz incontrerà leader europei come Viktor Orban, noto sostenitore di Trump e critico del sostegno a Kiev. Le decisioni prese in questi giorni potrebbero ridefinire il futuro politico ed economico dell’Europa.
Foto: AFP