Cinque accusati per la morte di Liam Payne: nuove rivelazioni da Buenos Aires

Un tributo struggente: un fan depone un ritratto di Liam Payne davanti al memoriale improvvisato fuori dall’hotel di Buenos Aires, dove il celebre cantante ha perso la vita. Un’immagine che racchiude il dolore di un mondo intero.

Cinque persone sono state accusate in Argentina per la tragica morte di Liam Payne, l’ex stella dei One Direction, precipitato dal balcone di un hotel a Buenos Aires dopo aver consumato alcol e droghe. La notizia, rivelata dai pubblici ministeri lunedì, ha gettato nuova luce su una tragedia che ha sconvolto milioni di fan in tutto il mondo.

Tre degli accusati devono rispondere di omicidio colposo, mentre gli altri due sono stati incriminati per aver fornito droghe illegali al cantante britannico. I pubblici ministeri, che hanno identificato i sospettati solo attraverso le iniziali, hanno confermato che i fornitori di droga sono stati arrestati, mentre gli altri tre rimangono in libertà.

Liam Payne è morto il 16 ottobre scorso, precipitando dal balcone del terzo piano della sua stanza al Casa Sur Hotel, nel cuore pulsante di Buenos Aires. “La notizia della sua scomparsa ha scatenato un’ondata di dolore senza confini” : così si legge nei resoconti di chi ha assistito alla commozione globale che ha coinvolto familiari, amici, fan e i suoi ex compagni di band.

Le accuse di omicidio colposo sono state rivolte a tre figure chiave: un rappresentante che accompagnava Payne durante il viaggio, la manager dell’hotel e il responsabile della reception. Per quanto riguarda invece il presunto traffico di droga, i pubblici ministeri hanno puntato il dito contro un dipendente dell’albergo e un cameriere con cui Payne aveva interagito in città.

Un rapporto drammatico ha rivelato che, poco prima della sua morte, Payne aveva consumato cocaina, alcol e un antidepressivo. Un mix letale che si è aggiunto alle sue dichiarazioni pubbliche passate, in cui parlava delle difficoltà nel gestire la pressione della fama e la lotta contro l’abuso di sostanze: “Essere sotto i riflettori fin dalla giovane età lascia cicatrici che pochi possono comprendere.” Un’eco di parole che oggi suonano tragicamente profetiche.

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Foto: AFP