La Cina e l’India tornano a parlarsi dopo cinque anni di silenzio, e l’intero mondo trattiene il fiato. Questa settimana Pechino ospiterà colloqui di alto livello con Nuova Delhi per affrontare una delle questioni più infuocate della loro relazione: la disputa sul confine. Un evento che segna una possibile svolta in un rapporto segnato da tensioni esplosive.
I rapporti tra le due superpotenze nucleari hanno toccato il fondo nel 2020, quando uno scontro sanguinoso lungo il confine tra il Tibet e il Ladakh indiano ha lasciato sul campo almeno 20 soldati indiani e quattro cinesi. Un episodio che ha acceso un fuoco di rivalità, rancori e accuse reciproche. Ora, però, si apre uno spiraglio di dialogo.
Ad ottobre, Nuova Delhi ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Pechino sulle pattuglie nei territori contesi lungo il confine. Mercoledì, il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi incontrerà il Consigliere per la Sicurezza Nazionale indiano Ajit Doval a Pechino per affrontare quella che il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha definito come “la questione del confine tra Cina e India.”
Questo incontro avviene nell’ambito di un meccanismo di negoziazione stabilito nel 2003 per gestire i rapporti turbolenti tra i due Paesi. L’ultimo confronto di questo tipo risale a dicembre 2019, segnando un’interruzione di ben cinque anni in un dialogo già fragile.
Lo scorso autunno, poco prima del vertice BRICS in Russia, un faccia a faccia tra il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi aveva già acceso le speranze. Era stato il loro primo incontro ufficiale dopo anni di tensioni.
Le due nazioni più popolose al mondo continuano a sfidarsi, accusandosi reciprocamente di ambizioni territoriali lungo la Linea di Controllo Effettivo, una frontiera lunga 3.500 chilometri che rappresenta un nodo irrisolto di attriti geopolitici.
Riusciranno questi colloqui a cambiare le carte in tavola? La storia tra Cina e India è costellata di scontri e incomprensioni, ma forse, questa volta, c’è spazio per una svolta. Il mondo osserva con il fiato sospeso, consapevole che queste negoziazioni potrebbero ridisegnare gli equilibri strategici della regione.
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