La Bulgaria è uno dei Paesi europei, insieme ai paesi vicini dell’est-Europa, più dipendenti dalle forniture di idrocarburi dalla Russia.
L’impianto nucleare statale di Kozloduy, in Bulgaria, ha firmato venerdì (30 dicembre) un accordo per la fornitura di combustibile nucleare, nel tentativo di ridurre la dipendenza dall’energia russa
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L’impianto statale di Kozloduy, sul fiume Danubio, attualmente dipende dal combustibile russo per i suoi due reattori da 1.000 megawatt di costruzionesovietica
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Dopo che la Russia ha cominciato ad utilizzare le forniture di energia come leva politica, e dopo i diversi scoinvolgimenti nel mercato dell’energia europeo, negli ultimi mesi i Paesi europei hanno intensificato gli sforzi per assicurarsi le risorse energetiche e ridurre la dipendenza dalla Russia
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In base a un accordo decennale firmato venerdì, Framatome, una filiale del gigante francese dell’energia EDF, fornirà combustibile nucleare al reattore dell’unità 5 di Kozloduy a partire dall’inizio del 2025. La settimana precedente, è stato firmato un contratto simile con Westinghouse ElectricSweden per la fornitura di combustibile nucleare per l’altro reattore operativo, l’unità 6, a partire dal 2024
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Dopo la firma dei due contratti, il ministro dell’energia bulgaro si è detto soddisfatto.
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Kozloduy fornisce più di un terzo dell’energiaelettrica del Paese ed è un importante esportatore di elettricità verso il resto dei Balcani, il che ha spinto l’impianto a cercare di sostituire il combustibile russo per garantirne il funzionamento durante la guerra in Ucraina
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