Un’enorme nube di fumo nero ha avvolto i sobborghi meridionali di Beirut, scatenando il panico tra i residenti, dopo che un’ondata di attacchi aerei israeliani ha colpito duramente le infrastrutture di Hezbollah. Il bilancio delle operazioni è impressionante: 20 obiettivi “terroristici” distrutti in una delle offensive più aggressive degli ultimi tempi.
L’esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato: “Questi attacchi hanno incluso 13 obiettivi terroristici nell’area di Dahieh, una roccaforte chiave di Hezbollah a Beirut. Tra i bersagli colpiti figurano un centro di difesa aerea, un centro d’intelligence, un comando operativo e depositi di armi.” La dichiarazione ha inoltre precisato
: “Sette altri obiettivi erano componenti del sistema finanziario di Hezbollah.”
Questo attacco senza precedenti arriva alla vigilia di una riunione cruciale del gabinetto di sicurezza israeliano, durante la quale potrebbe essere discussa una tregua. Ma sul terreno, la tensione non accenna a diminuire.
Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee ha lanciato un messaggio minaccioso ai civili libanesi: “Vi trovate vicino a strutture e interessi legati a Hezbollah, contro cui le Forze di Difesa Israeliane agiranno a breve.”
Le sue parole sono state accompagnate da una mappa delle zone sotto tiro, condivisa sui social.
Nelle stesse ore, l’esercito israeliano ha intensificato le operazioni nella regione del fiume Litani, un’area strategica che vuole trasformare in una linea di confine per spingere Hezbollah più a nord. Qui, i soldati hanno ingaggiato combattimenti ravvicinati con militanti, distruggendo “decine di lanciarazzi, migliaia di missili e depositi di armi nascosti tra le montagne”, come riportato dall’esercito.
Nel frattempo, i cieli sopra il Libano meridionale sono stati teatro di ulteriori raid, con circa 30 obiettivi colpiti nelle ultime ore. “Abbiamo distrutto il lanciatore usato per sparare contro l’area della Galilea Occidentale, infrastrutture terroristiche, depositi di armi e centri di comando,” ha spiegato il portavoce delle forze aeree.
Questa offensiva è solo l’ultimo capitolo di un conflitto sempre più sanguinoso, scaturito dopo un anno di schermaglie lungo il confine e l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, evento che ha incendiato la regione. Hezbollah si è schierato a fianco di Hamas, dichiarando apertamente il proprio supporto.
Il bilancio umano del conflitto è drammatico: il Libano ha registrato almeno 3.768 vittime dal mese di ottobre, con numeri che continuano a crescere vertiginosamente. Sul fronte israeliano, si contano almeno 82 soldati e 47 civili morti.
Mentre il gabinetto di sicurezza israeliano si prepara a valutare un fragile accordo di cessate il fuoco, la situazione resta esplosiva, con un futuro che appare più incerto che mai.
Foto: [Archivio Times Of Malta]