Joe Biden ha guidato un tributo carico di emozione e ammirazione per Jimmy Carter, ex presidente degli Stati Uniti, che si è spento all’età di 100 anni. Le sue parole, intense e profonde, hanno risuonato in tutto il mondo: “L’America e il mondo hanno perso un leader straordinario, uno statista e un umanitario.” Biden ha poi aggiunto, con voce commossa durante un discorso televisivo, che Carter “ha vissuto una vita misurata non dalle parole, ma dalle sue azioni.” E ha concluso: “Tutti noi dovremmo cercare di essere un po’ più come Jimmy Carter.”
Anche Donald Trump ha voluto rendere omaggio all’ex presidente con un messaggio incisivo: “Gli americani devono a Carter un debito di gratitudine.” Trump ha riconosciuto che “le sfide che ha affrontato come presidente sono arrivate in un momento cruciale per il nostro Paese, e ha fatto tutto ciò che era in suo potere per migliorare la vita di tutti gli americani.”
Bill Clinton ha ricordato il suo predecessore come un uomo che “ha lavorato instancabilmente per un mondo migliore e più giusto.” George W. Bush ha elogiato la sua capacità di conferire dignità alla carica presidenziale, sottolineando che “i suoi sforzi per lasciare un mondo migliore non sono finiti con la presidenza.” Barack Obama ha celebrato la sua vita come un esempio di grazia e servizio, affermando che Carter ci ha insegnato “cosa significa vivere una vita di grazia, dignità, giustizia e servizio.”
Un faro di democrazia e umanità
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha ricordato come Carter sia stato tra i primi a riconoscere che “proteggere il nostro pianeta condiviso e promuovere la salute pubblica globale erano vitali per gli interessi di sicurezza nazionale.”
Alle Nazioni Unite, il Segretario Generale Antonio Guterres lo ha definito un faro di speranza, lodandolo per “la sua solidarietà verso i più vulnerabili, la sua grazia costante e la sua incrollabile fede nel bene comune.” Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’OMS, ha elogiato il lavoro post-presidenziale di Carter, che con la sua fondazione “ha salvato innumerevoli vite e avvicinato molte malattie tropicali trascurate all’eliminazione.”
Dal Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva lo ha definito “un amante della democrazia e difensore della pace,” ricordando come Carter abbia esercitato pressioni sul regime dittatoriale brasiliano per liberare prigionieri politici. Lula ha aggiunto: “Ha criticato le azioni militari unilaterali delle superpotenze e l’uso di droni killer. Ha lavorato con il Brasile per mediare conflitti in Venezuela e aiutare Haiti.”
Abdel Fattah al-Sisi, leader egiziano, ha reso omaggio a Carter per il suo ruolo cruciale negli Accordi di Camp David del 1978, che portarono alla pace tra Egitto e Israele, definendolo “un simbolo di sforzi umanitari.”
Un’eredità che abbraccia il mondo e lo spazio
Anche i vicini Canada e Messico hanno espresso il loro cordoglio. Justin Trudeau ha definito Carter “sempre premuroso e generoso nei suoi consigli.” Il Messico, attraverso il suo ministero degli Esteri, ha descritto la morte di Carter come “una perdita deplorevole.”
Re Carlo III del Regno Unito ha elogiato la “dedizione e umiltà” di Carter, definendolo fonte di ispirazione. Keir Starmer, primo ministro britannico, ha sottolineato la sua “dedizione alla pace.”
Dall’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha voluto ricordare l’incrollabile sostegno di Carter al suo Paese “di fronte all’aggressione immotivata della Russia.” Il presidente francese Emmanuel Macron ha aggiunto che Carter “è stato un sostenitore inflessibile dei diritti dei più vulnerabili e ha combattuto instancabilmente per la pace.”
L’eredità di Carter supera persino i confini terrestri. Come ricordato dall’amministratore della NASA, Bill Nelson, la sonda Voyager 1, lanciata nel 1977, trasporta un messaggio registrato da Carter: “Questo è un dono da un piccolo mondo distante, un segno dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Speriamo un giorno di unirci a una comunità di civiltà galattiche.” Nelson ha concluso: “Carter ha sempre compreso una verità fondamentale: troviamo un terreno comune quando guardiamo alle stelle.”
Foto: [Archivio Times Of Malta]