Un tesoro nascosto dell’antica Roma è tornato alla luce a Pompei, riportando in vita i fasti di un’epoca leggendaria. Gli archeologi hanno scoperto un complesso di terme private, un luogo esclusivo dove gli ospiti dell’aristocrazia romana si rilassavano tra vapori caldi e cene sontuose, in un ambiente che trasuda lusso e magnificenza.
Questo complesso, ritrovato in una villa romana, è stato descritto come “uno dei più grandi complessi termali privati”
mai rinvenuti nella città antica, annientata dall’eruzione del Vesuvio quasi 2.000 anni fa. Gli ambienti svelati sono un incredibile esempio di ingegneria e opulenza: uno spogliatoio con panche che poteva accogliere fino a 30 persone conduceva gli ospiti attraverso un percorso termale pensato per il massimo benessere.
Prima, una sosta nel “calidarium”, dove l’acqua calda leniva corpo e mente; poi nel “tepidarium”, una stanza dal calore tiepido e avvolgente; infine, il bagno rigenerante nel “frigidarium”, caratterizzato da una struttura imponente. “Il freddo era protagonista in una sala molto impressionante, con un cortile porticato di 10 metri quadrati al cui centro si trovava una grande piscina,”
hanno spiegato gli esperti del Parco Archeologico di Pompei.
Ma l’esperienza non finiva qui. Dopo essersi rigenerati, gli ospiti si riunivano in una sala conviviale unica nel suo genere: pareti nere decorate con affreschi di miti greci creavano un’atmosfera esclusiva per banchetti illuminati solo dalla luce delle candele. Gli archeologi, che hanno lavorato alla scoperta per due anni, hanno sottolineato come “la connessione diretta tra le terme e la grande sala conviviale suggerisca che la villa fosse concepita per ospitare banchetti di straordinaria opulenza.”
Questi eventi non erano solo un piacere per il palato, ma anche una mossa strategica per il padrone di casa. “Erano occasioni preziose per consolidare il consenso elettorale tra gli ospiti, sostenere candidature di amici o parenti, o semplicemente riaffermare il proprio prestigio sociale,”
si legge nella dichiarazione del Parco Archeologico.
La tragedia del 79 d.C., che ha seppellito Pompei sotto ceneri e detriti, ha conservato meraviglie come questa, cristallizzando un frammento di vita quotidiana romana. Oltre 1.000 vittime sono state ritrovate negli scavi, anche se si ritiene che molte altre abbiano perso la vita in quell’inferno.
Oggi, Pompei è un sito UNESCO e una delle mete più amate dai turisti, seconda solo al Colosseo di Roma, e continua a raccontare storie che incantano il mondo intero.
Foto: Handout/Parco Archeologico di Pompei press office/AFP