Un match tanto atteso quanto incredibilmente deludente. Mike Tyson, leggenda della boxe, ha affrontato Jake Paul, una star dei social media, lo scorso 15 novembre ad Arlington, Texas. Ma invece di un combattimento che avrebbe dovuto riportarci ai fasti del passato, abbiamo assistito a uno spettacolo che ha fatto sorgere una domanda inquietante: era tutto un copione?
Chiunque conosca la storia di Tyson sa che è un pugile capace di ribaltare il mondo con i suoi colpi, anche dopo i 50 anni. E l’idea che potesse mettere in riga un influencer come Jake Paul aveva attratto milioni di spettatori. “Speravo di vedere Tyson tornare quello di una volta, dimostrando che l’età è solo un numero”
hanno detto in tanti. Ma il match ha lasciato a bocca asciutta chiunque si aspettasse uno spettacolo adrenalinico.
Il momento più discusso? Guardando le riprese al rallentatore, emergono dettagli che alimentano i sospetti. “Si vede Tyson trattenersi, colpo dopo colpo”
dicono gli esperti. In una scena chiave, Paul manca un colpo e rimane scoperto, vulnerabile. Tyson prepara il pugno, ma poi si ferma, esitando, quasi a voler lasciare che il tempo scorra. È difficile credere che un campione come lui non abbia visto l’opportunità.
Le voci più scettiche parlano di un accordo dietro le quinte. “Il cachet da 20 milioni di dollari dipendeva dal fatto che il match durasse fino all’ultimo round,”
sussurrano in molti. Questa ipotesi, per quanto forte, non può essere provata. Eppure, l’ombra del dubbio rimane, resa ancora più profonda dai video che mostravano un Tyson straordinariamente in forma durante gli allenamenti pre-match. Sul ring, però, sembrava un uomo completamente diverso.
Questo incontro, trasmesso in esclusiva da Netflix, avrebbe dovuto segnare l’ingresso della piattaforma nel mondo degli eventi sportivi live. Ma invece di un debutto memorabile, il risultato è stato desolante: “16 minuti di un giovane tatuato che rincorreva un veterano in un ring”
come hanno ironizzato i commentatori. Un inizio disastroso per un gigante dello streaming che cercava di impressionare gli appassionati di sport.
Anche se una parte di me vuole credere che sia stata solo una serata storta per Tyson, i dettagli continuano a gridare il contrario. “Non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione che tutto sia stato orchestrato” ha detto un analista. E forse è proprio questa incertezza a rendere questa storia ancora più intrigante. È stato tutto reale, o abbiamo assistito a una delle messe in scena più elaborate nella storia della boxe?
Foto: Al Bello/Getty Images via AFP