Una vera e propria bomba per il calcio maltese: un giocatore ancora attivo e un ex calciatore sono stati multati per ben 30.000 euro dopo essere stati accusati di scommesse illegali su partite di calcio. Ma dietro questa condanna si nasconde una rete di corruzione che ha coinvolto nomi di peso e minaccia di scuotere le fondamenta dello sport nazionale.
Il tutto è esploso nel gennaio 2021, quando la polizia ha ricevuto una segnalazione che parlava di corruzione legata al mondo delle scommesse. Al centro di questa inchiesta c’era Rudger Scerri, ex membro del comitato del club calcistico Attard, un nome che avrebbe dovuto rimanere legato solo al calcio, ma che invece si è trasformato in un simbolo del malaffare sportivo. La polizia ha sequestrato il suo telefono e ciò che ha trovato ha scosso tutti: conversazioni WhatsApp tra Scerri e i due accusati, Rio e Lydon Micallef, che svelavano un giro di scommesse illecito su partite, tutto senza la minima licenza.
Le chat, che si sono rivelate decisive, raccontano di commissioni e pagamenti che dovevano essere fatti da Scerri a Rio e Lydon Micallef. Le prove sono emerse chiaramente: “Rio Micallef era coinvolto, ma Lydon Micallef era il vero cuore dell’organizzazione,”
ha dichiarato il magistrato Victor Axiak. Questo è stato il motivo per cui il primo è stato multato con 10.000 euro, mentre il secondo, ritenuto più responsabile, ha dovuto sborsare una somma doppia: 20.000 euro. Entrambe le multe sono destinate all’Autorità per il gioco.
Ma questo scandalo non ha solo messo in luce le pratiche illegali di due calciatori, ha avuto ripercussioni devastanti anche sul club di appartenenza. La squadra è stata privata di nove punti in classifica, multata di 1.000 euro e, ciliegina sulla torta, esclusa dai tornei internazionali per cinque anni. Una punizione che pesa come un macigno sul futuro del club.
Scerri, il principale accusato, ha già pagato il prezzo della sua condotta: sei mesi di carcere e l’interdizione a vita dal calcio. L’uomo era stato arrestato dopo che la polizia, agendo su una soffiata, aveva fatto irruzione nell’appartamento dove viveva con la sua fidanzata. Lì, oltre a vari dispositivi elettronici, erano stati sequestrati tra i 20.000 e i 30.000 euro in contante, altro tassello che ha inchiodato Scerri.
Foto: [Archivio Times Of Malta]
Video: [Archivio Times Of Malta]