Calcio
In immagini: I primi cartoni animati sportivi a Malta
Tre correnti di satira dominano gli anni tra le due guerre a Malta: politica, servizi armati e sport. E, in misura molto minore, la rivalità tra i club bandistici della Valletta, King’s Own e La Valette. La profonda inimicizia tra le fazioni politiche e calcistiche produsse un’abbondante produzione di caricature pungenti, molte delle quali pubblicate come cartoline.
Il calcio fa la parte del leone, con le vignette più esplicite dei tifosi del Floriana che deridono, umiliano e insultano i loro tradizionali avversari, gli Sliema Wanderers.
La satira politica ha coinvolto disegnatori eccellenti come Giuseppe Calì, Ganni Vella, Robert Caruana Dingli e, più tardi, Alfred Gerada. I vignettisti sportivi dovettero accontentarsi delle capacità di dilettanti pieni di spleen, per lo più anonimi. Si credevano, contro ogni evidenza, artisti grafici. Nella satira calcistica, il livello intellettuale dell’arguzia non si alza quasi mai.
Al suo posto c’è un’ampia gamma di robusto umorismo da toilette, con diarrea e vasi da notte ben in vista. Una cartolina mostra utilmente il kantru ad alta cilindricità, ormai scomparso da tempo e sostituito dal vasino in ceramica o smalto.
E, poi, le intramontabili bare, i lumi e i ciucci per bambini, ancora oggi l’apice delle barzellette politiche agli occhi dei ritardatari. E il misterioso anello di miele, qaqgħa tal-għasel , il cui simbolismo ora mi sfugge.
Queste cartoline hanno una caratteristica che le riscatta: il maltese non għaqda prevale sull’inglese o sull’italiano. Quasi certamente si tratta del primo uso diffuso della lingua maltese sulle cartoline.
La Seconda Guerra Mondiale assicurò la quasi totale cessazione di molte usanze precedenti, compresa la circolazione di cartoline satiriche sul calcio.