Il sospettato di omicidio ha presentato la sedicesima richiesta di libertà su cauzione sostenendo di aver scontato il periodo più lungo di detenzione preventiva mai registrato.
Nell’istanza, depositata presso il Tribunale penale, gli avvocati di Fenech hanno sottolineato la sua disponibilità a rispettare qualsiasi condizione, tra cui l’etichettatura elettronica e gli arresti domiciliari in una residenza lontana dalla costa, oltre alla firma del libretto di cauzione e delle garanzie.
Fenech, in custodia preventiva dal novembre 2019, è accusato di complicità nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Ha osservato che cinque anni di custodia preventiva equivalgono a una pena detentiva ed è il periodo più lungo mai trascorso da una persona in custodia preventiva.
Ha fatto notare che aveva la fedina penale pulita e che il Senior Forensic Officer Gail Debono aveva detto che il suo comportamento era “affidabile e obbediente”.
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La sua ultima richiesta risale all’agosto 2023 ed è stata respinta dal tribunale, che ha affermato che esiste ancora il timore concreto che possa fuggire o interferire con le prove.
All’epoca la Corte d’Appello Penale affermò che le circostanze presentate dal Procuratore Generale che si opponevano alla libertà provvisoria non erano cambiate e che qualsiasi garanzia Fenech potesse fornire non avrebbe placato i timori di fuga.
Nel 2022 un tribunale ha ritenuto che il ripetuto rifiuto della cauzione fosse un diritto della Fenech.
Gli avvocati Giannella Caruana Curran, Marion Camilleri e Charles Mercieca hanno firmato la richiesta.