wasteserv sorprende: aumenti salariali e nuove opportunità per i lavoratori

Una pioggia di aumenti salariali sta per arrivare per i dipendenti di WasteServ: fino a 2.000 euro in più ogni anno! Grazie a un rivoluzionario accordo collettivo firmato tra la dirigenza aziendale e il sindacato UHM Voice of the Workers, il futuro dei lavoratori si tinge di nuove opportunità. Questo non è solo un aumento di stipendio, ma un chiaro segnale dell’impegno dell’azienda nel migliorare la qualità della vita dei suoi dipendenti. L’accordo, infatti, introduce incentivi per il lavoro svolto e punta su misure che valorizzano l’equilibrio tra lavoro e vita privata, uno dei pilastri del benessere moderno.

La ministra per l’Ambiente, Miriam Dalli, non ha esitato a sottolineare l’importanza di questo passo avanti: “Questo accordo è un passo fondamentale per riconoscere il lavoro instancabile dei dipendenti di WasteServ, il cui impegno sta guidando Malta verso un’economia più circolare. Oltre all’aumento dei salari, i lavoratori beneficeranno dei recenti tagli alle imposte sul reddito, un ulteriore sostegno per migliorare le loro vite”.

Parole altrettanto calorose arrivano dal CEO di WasteServ, Richard Bilocca, che ha voluto ringraziare personalmente i lavoratori: “Stiamo raggiungendo traguardi straordinari grazie alla dedizione e all’impegno dei nostri dipendenti. Questo accordo dimostra quanto sia fondamentale riconoscere il loro contributo. Un ringraziamento speciale va anche ai rappresentanti di UHM per la loro collaborazione durante le trattative, che ha garantito il giusto valore al nostro personale”.

Con ben 11 siti operativi sparsi per l’isola, il lavoro di questi professionisti è vario e complesso: operai, ispettori, ingegneri e scienziati collaborano ogni giorno per migliorare la gestione dei rifiuti e renderla sempre più sostenibile. I numeri preliminari per il 2024 parlano chiaro: WasteServ si avvia a frantumare i record di performance dello scorso anno, confermando che dietro ogni successo c’è un team di lavoratori eccezionali.

Foto: Ministero dell’Energia