Il mega progetto per lo sviluppo del sito di Villa Rosa continua a far discutere e il ministro per la Pianificazione, Clint Camilleri, ha voluto fare chiarezza. In un intervento che ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso, Camilleri ha ribadito con forza che il costruttore dietro i piani faraonici per l’area non ha avuto voce in capitolo nella definizione degli obiettivi della revisione del piano locale.
“Il costruttore non mi ha imposto alcun obiettivo. Questi sono stati redatti dai tecnici,” ha dichiarato senza esitazioni. Tuttavia, ha ammesso che il costruttore ha tentato più volte di fare pressioni su di lui, cercando “un numero” di incontri per convincerlo ad apportare modifiche. Ma il vero colpo di scena? Camilleri ha rivelato che il leader del PN, Bernard Grech, si sarebbe dimostrato “molto ricettivo”
ai piani del costruttore, secondo quanto riferitogli da Anton Camilleri tal-Franċiż, il cervello dietro AC Group.
Il ministro ha fatto queste dichiarazioni di fronte a una commissione parlamentare, accettando di rispondere a una richiesta del PN per chiarire i dettagli di questa controversa revisione del piano locale, approvata dal governo solo poche settimane fa. La situazione ha scatenato un’ondata di polemiche quando il Times of Malta
ha svelato che il gabinetto di Robert Abela aveva dato il via libera a una revisione del piano per l’area di St Julian’s, sollevando domande su possibili conflitti d’interessi.
Le rivelazioni del Times
hanno ulteriormente incendiato la situazione: si è scoperto che gli obiettivi della revisione, resi noti dall’Autorità di Pianificazione solo due settimane fa, sono stati pesantemente influenzati da una presentazione preparata proprio dai costruttori di AC Group e dai loro architetti. Ma cosa vogliono davvero costruire? Tre torri mastodontiche, alte rispettivamente 39, 22 e 22 piani, che ospiteranno una serie di hotel di lusso.
E qui arriva la parte che fa riflettere: i costruttori hanno già ottenuto un permesso per un progetto a bassa densità, ma sostengono che le nuove proposte includano “significativamente più spazio pubblico”
rispetto a quanto attualmente richiesto dal permesso esistente. Insomma, un progetto che promette di rivoluzionare completamente l’area, ma che al tempo stesso solleva molti dubbi.
Ma Camilleri ha voluto rassicurare tutti, dichiarando che “i nostri cuori non sono legati a niente.” Ha spiegato che si tratta solo della fase iniziale di definizione degli obiettivi politici e che, una volta stabiliti, si potrà analizzare tutto “riga per riga.” Secondo lui, la revisione serve a mettere dei limiti chiari alle altezze massime degli edifici, evitando che i costruttori possano sfruttare scappatoie normative per costruire torri spropositate. Stranamente, però, non è stata fatta menzione del piano locale attualmente in vigore, che già prevede delle limitazioni per l’area di Villa Rosa tramite la politica NHPV 13.
La tensione è salita quando la deputata del PN, Rebekah Borg, ha chiesto al ministro di pubblicare la corrispondenza tra lui e l’Autorità di Pianificazione relativa agli obiettivi della revisione. Ma Camilleri ha gettato ombra sulla questione, affermando di non essere sicuro se la legge gli consenta di farlo.
Il dibattito si è intensificato ulteriormente quando un altro deputato del PN, Stanley Zammit, ha domandato se le altre entità responsabili delle infrastrutture – come Transport Malta e Enemalta – fossero già state coinvolte nel processo. La risposta del ministro è stata ambigua: ha ammesso di non sapere con precisione, spiegando che tali enti vengono solitamente consultati durante la procedura di richiesta all’Autorità di Pianificazione.
Foto: [Archivio Times Of Malta]