All’uomo è stato ordinato di non avvicinarsi alla sua compagna per quattro anni. Foto: Matteo Mirabelli
Un uomo palestinese di 27 anni è accusato di aver ripetutamente violentato la sua compagna nell’arco di diversi mesi.
Mahmoud Abdelkhadir è stato arrestato venerdì e accusato di stupro, di aver trattenuto la vittima contro la sua volontà, di averla costretta ad atti sessuali non consensuali, di averla ferita gravemente e di averla molestata, tra le altre accuse.
Abdelkhadir e la vittima, che non può essere nominata per ordine del tribunale, hanno figli insieme.
L’imputato si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse.
La corte, guidata dal magistrato Gabriella Vella, ha sentito che l’uomo avrebbe anche minacciato la donna di violenza in diverse occasioni.
Il caso è stato portato all’attenzione della polizia il 17 aprile, quando l’Unità di violenza domestica della polizia è stata avvisata che una donna si era recata in ospedale sostenendo che il suo compagno l’aveva aggredita e violentata.
La donna ha poi raccontato agli agenti di polizia che lui l’aveva violentata più volte negli ultimi mesi.
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Dopo che la donna ha rilasciato alla polizia una dichiarazione giurata in tal senso, gli agenti si sono recati a casa della coppia a Cospicua e hanno arrestato l’uomo.
Il procuratore Cynthia Tomasuolo ha chiesto al tribunale di emettere un ordine di protezione a favore della donna e di proteggere la sua identità ordinando il divieto di pubblicazione del suo nome.
Il tribunale ha accolto queste richieste, emettendo un ordine di protezione di quattro anni e vietando all’imputato di contattarla.
La richiesta dell’avvocato difensore Brandon Lee Muscat di vietare anche la pubblicazione del nome dell’uomo è stata tuttavia respinta dal tribunale, dopo che i pubblici ministeri hanno dichiarato che i due non condividono lo stesso cognome.
La difesa non ha richiesto la cauzione e l’imputato è stato rinviato in custodia cautelare.