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Malta

Una cava abbandonata a Naxxar cambia volto: il progetto che divide

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Un’enorme cava inutilizzata nell’area di Sagħjtar, a Naxxar, si trasformerà in un colossale complesso residenziale. Il progetto, approvato dal Planning Authority (PA), ha già sollevato un acceso dibattito tra sostenitori e oppositori. Con 275 unità abitative distribuite in cinque edifici di sette piani, oltre a un parcheggio sotterraneo con 337 garage, 98 posti auto, 18 riservati e 48 per motociclette, questa trasformazione promette di ridisegnare lo skyline della zona.

L’area, attualmente circondata da villette a schiera e piccoli complessi di appartamenti su Triq Manwel Magri S.J., Triq it-Tin e Triq Censu Muskat, cambierà volto in modo significativo. Ma non tutti sono d’accordo: “L’impatto sul panorama di Naxxar sarà devastante” , ha dichiarato il Soprintendente per il Patrimonio Culturale, aggiungendo che un progetto di tale portata merita una riflessione più approfondita.

Il progetto, presentato da Charles Camilleri, prevede un contributo di pianificazione, noto come “planning gain”, di 167.714 euro, che sarà versato nel fondo per la pianificazione dell’autorità. Tuttavia, il consiglio comunale di Naxxar e l’attivista NGO Romano Cassar hanno votato contro l’approvazione. Cassar ha inoltre sottolineato l’assenza di un’analisi di impatto sociale, evidenziando che “un intervento così imponente, in una zona residenziale composta principalmente da villette, avrebbe dovuto essere studiato con maggiore attenzione” .

Anche le preoccupazioni ambientali non mancano. Sono state presentate ben 80 obiezioni ufficiali, molte delle quali puntano il dito contro il rischio di degrado ambientale e l’insostenibilità dell’intero progetto. Altri hanno segnalato i possibili problemi legati ai muri di contenimento, fondamentali per la stabilità degli edifici vicini.

Nonostante le critiche, il responsabile del caso ha raccomandato l’approvazione, che è stata confermata con nove voti favorevoli contro due contrari. Questo progetto controverso ha una lunga storia: il primo permesso preliminare risale al 2008, mentre la richiesta ufficiale fu presentata nel 2009. Si tratta inoltre della prima decisione significativa presa sotto la presidenza di Emmanuel Camilleri, succeduto a Buttigieg dopo il suo ritiro, avvenuto sei anni fa in seguito a diverse controversie.

Foto: Matthew Mirabelli
Foto: Planning Authority

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