Malta
Un testimone ricorda di aver sentito le urla di Sion Grech durante l’omicidio di Marsa
Una donna che ha assistito all’accoltellamento fatale di Sion Grech a Marsa nel 2005 ha raccontato l’episodio in tribunale mercoledì, ma ha insistito sul fatto che dopo tanti anni non riusciva a ricordare molti dettagli.
Il racconto di JacquelineRapinett ha ricalcato in gran parte la descrizione che la stessa Rapinett aveva fornito alla polizia nel 2018 e che è stata raccontata da un ispettore di polizia martedì.
Rapinett stava testimoniando nel processo contro Ismael Habesh e Faical Mohouachi, che negano di aver commesso l’omicidio. Grech è stato ucciso con oltre 17 coltellate in un campo vicino all’ex filiale della HSBC a Marsa .
Rapinett ha raccontato di aver assistito in preda al panico all’aggressione di Habesh e Mohouachi, che hanno trascinato il suo corpo in un campo dove è stato ritrovato giorni dopo in uno stato di grave decomposizione .
Erano circa le 21.30 di quella sera del 5 aprile quando è scoppiata una rissa tra Grech e Habesh, a cui si è presto aggiunto un altro uomo di cui non conosceva il nome ma che è stato poi identificato come Mohouachi .
Era una nottebuia, ma riuscì a seguire il trambusto alla luce della strada.
Mentre guardava, gli uomini hanno sollevato Grech e l’hanno portata nel campo.
La testimone ha raccontato di essere salita su un muretto di pietra per avere una visuale migliore e di aver visto il compagno di Habesh estrarre un coltello dalla tasca posteriore dei pantaloni e pugnalare la vittima , le cui urla erano chiaramente udibili.
In preda al panico, Rapinett ha raccontato di essersi prima diretta verso il Tiger Bar , che in quel momento era aperto, ma di aver cambiato idea quando è arrivato “un cliente”.
Pochi minuti dopo decise di tornare indietro e incontrò Habesh e l’altro uomo.
Uno di loro l’ha avvertita che se avesse visto qualcosa e detto qualcosa “le avrebbero fatto lo stesso”.
Dopo quell’incidente, ha attraversato molte difficoltà e ha trascorso un lungo periodo all’ospedale Mount Carmel .
Ha ricordato che era solita vedere Habesh e Grech insieme, ma non riusciva a ricordare con quale frequenza.
Durante il controinterrogatorio , la testimone non è riuscita a fornire molti dettagli.
Ha detto di non ricordare di aver visto Habesh e Mohouachi all’interno di un’auto dopo il presunto omicidio .
Ha affermato di non avere alcun ricordo di un incidente avvenuto prima dell’omicidio, quando Grech avrebbe rubato vari oggetti, tra cui un paio di occhiali “unici”, da un’auto e sarebbe stato poi picchiato duramente.
Nella sua dichiarazione alla polizia nel 2008, la donna aveva spiegato che il suo ragazzo le aveva parlato di quel furto .
“Dal momento che non ricorda nulla, non le farò altre domande”, ha concluso l’avvocato della difesa Ishmael Psaila , dopo che la testimone ha ripetutamente risposto: “Non ricordo”.
“Non voglio dire qualcosa che non è vero. Mi sono successe molte cose. La mia mente non è più la stessa”, ha spiegato la testimone.
È apparsa esitante anche quando l’avvocato di Mohouachi le ha chiesto se avesse effettivamente riconosciuto il sospettato durante la sfilata di identificazione condotta anni fa.
“Sì, sono stata portata in una stanza e ho visto uomini allineati, con un numero in mano. Ho detto di averne riconosciuti due”.
Ma quando le è stato chiesto se oggi fosse in grado di identificare l’imputato solo perché era seduto sul banco degli imputati , la donna ha risposto di nuovo: “Guardi, non ricordo più la maggior parte delle cose”.
Ha aggiunto che anni di abuso di droghe hanno compromesso la sua salute .
La sua testimonianza è stata seguita da quella di un ex agente di polizia di stanza al Laboratorio di Scienze Forensi, che ha filmato la scena del crimine e l’autopsia dopo la scoperta del cadavere il 13 aprile .
I filmati grafici sono stati proiettati in perfetto silenzio, rotto solo dal singhiozzo di un’anziana signora che ha piantosommessamente mentre assisteva dalla tribuna.