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Malta

Un impero da 12 milioni e conti sparsi in Europa: nei guai i titolari di Ennesse

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Una rete intricata di evasione fiscale e riciclaggio di denaro per un valore di oltre 1,5 milioni di euro è stata smascherata, gettando ombre su una coppia apparentemente insospettabile. Nigel e Mikaela Scerri, i responsabili dell’azienda Ennesse, si sono trovati al centro di uno scandalo clamoroso che li vede accusati di reati gravissimi, tra cui “evasione fiscale, mancato pagamento dell’IVA e presentazione di documenti falsi al Commissario per le Tasse” . Ma non sono soli: diverse società collegate ai due, tra cui Nimik Ltd, Accountingwise Ltd e altre, sono state travolte dalle accuse.

12 milioni in proprietà immobiliari e mutui lampo
Tra il 2016 e il 2022, la coppia avrebbe accumulato un patrimonio immobiliare da capogiro, pari a 12 milioni di euro, e mantenuto uno stile di vita che ha fatto drizzare le antenne agli investigatori. Due mutui, uno da circa 400.000 euro e un altro da 500.000 euro, sono stati ripagati in tempi record: rispettivamente tre e otto mesi. Secondo un revisore della Malta Tax and Customs Administration (MTCA), “è stata una vera bandiera rossa vedere somme così elevate restituite ai creditori in un lasso di tempo così breve” .

Conti bancari sparsi in Europa e fatture gonfiate
L’indagine ha svelato che i due gestivano ben 26 conti bancari, di cui 19 a Malta e altri in Germania, Belgio e Lituania. Non solo: sono emerse discrepanze per oltre 280.000 euro in fatture legate ad acquisti comunitari, grazie a un sistema di condivisione dei dati sull’IVA a livello europeo. “Quando le aziende richiedono un rimborso IVA, registrano ogni vendita di beni e servizi in un database condiviso, indicando i nomi dei clienti e gli importi forniti” , ha spiegato il revisore.

Gli investigatori hanno anche confrontato le entrate dichiarate dalla coppia con il valore degli asset accumulati nello stesso periodo, un’analisi che ha sollevato ulteriori sospetti. Come calcolato dalla MTCA, “l’apprezzamento degli asset viene valutato sottraendo le spese di vita dal reddito dichiarato. Tuttavia, utilizziamo stime conservative e non consideriamo fattori come viaggi o scelte di vita particolarmente dispendiose” .

Il congelamento degli asset è servito
Il tribunale ha accolto la richiesta di un ordine di congelamento dei beni, concedendo 90 giorni di tempo per identificare gli asset da bloccare. Nel frattempo, un amministratore è stato incaricato di gestire le finanze della coppia, sotto osservazione dal mese di ottobre.

La vicenda, che ha portato alla luce dettagli scioccanti su un presunto sistema di evasione fiscale, ha visto protagonisti gli ispettori di polizia Tonjoe Farrugia e Robert Azzopardi, coadiuvati dagli avvocati Andrea Zammit e Rebecca Spiteri dell’Avvocatura Generale.

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Foto: Matthew Mirabelli

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