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Malta

Un anno di attesa, poi la svolta: il padre di Asger ottiene finalmente risposte

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Un anno di silenzio, un padre in cerca di giustizia e una battaglia contro il tempo. Dopo mesi di richieste ignorate e una frustrazione crescente, Lars Neidhardt ha finalmente ottenuto la risposta che aspettava da troppo tempo: l’uomo che ha investito e ucciso suo figlio, Asger Emil Neidhardt, sarà processato.

Asger, un giovane imprenditore IT di soli 25 anni, ha perso la vita il 28 ottobre 2023, falciato da una Honda Accord nei tunnel della Regional Road a St Julian’s. Alla guida c’era un uomo di 44 anni. Da allora, il padre della vittima ha vissuto un incubo senza fine, lottando contro il muro di gomma delle autorità maltesi, che per oltre un anno hanno evitato di fornirgli qualsiasi informazione sulle indagini.

Ma tutto è cambiato poche settimane fa, quando Lars Neidhardt ha deciso di rompere il silenzio e raccontare la sua storia ai media.

La pressione mediatica che ha cambiato tutto

Dopo che il caso è stato portato alla luce dal Times of Malta e dalla rete televisiva danese TV2 , qualcosa si è finalmente mosso.

“Sono felice di aver finalmente ricevuto qualche informazione su quello che è successo”,  ha dichiarato Neidhardt.

Lars non può fare a meno di notare come le autorità abbiano deciso di contattarlo solo dopo che la sua denuncia è diventata pubblica.

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“È una strana coincidenza”, ha osservato. “Questa è la prima vera informazione che riceviamo da Malta sulla morte di mio figlio.”

Un’e-mail inviata dalla polizia ha rivelato che l’inchiesta magistrale era stata conclusa “già da qualche settimana” e che le indagini erano state chiuse da tempo.

L’autista sarà processato, ma i dettagli restano un mistero

“Il conducente del veicolo è stato trattenuto sul posto ed è risultato negativo all’alcol”,  si legge nell’e-mail della polizia.

Ora è ufficiale: il guidatore è stato incriminato e verrà processato. Ma il mistero resta. Nessuno sa ancora quando verrà fissata la prima udienza, né quali saranno esattamente le accuse a suo carico. L’unica certezza è che Neidhardt, in quanto parente più prossimo della vittima, verrà tenuto aggiornato sugli sviluppi del caso.

“Rivivere tutto è stato straziante”

Per un padre, il dolore di perdere un figlio è inimmaginabile. Ma dover rivivere ogni dettaglio della tragedia, cercando disperatamente risposte, è stato per Neidhardt un calvario senza fine.

“Rileggere tutte le e-mail dell’ufficio del procuratore generale, guardare di nuovo le foto di Asger e rivivere il momento della sua morte è stato molto difficile”,  ha confessato.

“Rivivere il passato è stato straziante, ma sono felice di averlo fatto. Finalmente ho ricevuto delle informazioni.”

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Foto: Lars Neidhardt

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