Un aumento preoccupante dei casi di traffico di esseri umani a Malta: è questa la realtà svelata dai dati shock presentati al Parlamento. Le cifre mostrano che sempre più persone stanno cercando aiuto dai servizi di Aġenzija Appoġġ, mentre il fenomeno sembra crescere anno dopo anno. Solo nei primi sei mesi del 2024, ben 23 casi sono stati denunciati, una cifra che lascia senza parole se confrontata con i 26 casi registrati in tutto il 2023. Ma quello che fa ancora più scalpore è che, dei 23 casi di quest’anno, 11 sono ancora sotto indagine, mentre ben 9 sono stati confermati come traffico di esseri umani.
Le statistiche, presentate dal Ministro per la Politica Sociale Michael Falzon, offrono uno sguardo allarmante su un problema che sembra non conoscere fine. Dal 2020 ad oggi, i numeri oscillano, ma sempre su livelli critici: 26 casi nel 2020, 18 nel 2021 e 24 nel 2022. Nonostante i tentativi di arginare questo flagello, il traffico di esseri umani continua a mietere vittime, nascondendosi nelle pieghe della società maltese.
Falzon non ha esitato a chiarire che i dati includono solo le persone che hanno effettivamente cercato aiuto attraverso i servizi di Aġenzija Appoġġ. Ma il quadro potrebbe essere ben più oscuro: “la FSWS fornisce supporto anche a persone il cui caso non è ancora stato classificato ufficialmente come traffico di esseri umani dalle autorità di polizia
“, ha specificato Falzon.
Nel rispondere alle domande della deputata PN Graziella Attard Previ, che ha chiesto una suddivisione dei casi per nazionalità, è emerso che la maggior parte delle persone coinvolte si trovava a Malta per motivi lavorativi. Tra i dati inquietanti, scopriamo che, nel solo 2020, 15 casi di traffico riguardavano persone arrivate a Malta con un visto di lavoro a breve termine. Nel 2021, questo numero scende leggermente a 11, per poi risalire a 14 nel 2022 e a 15 nel 2023. Quest’anno, fino a giugno, già 13 persone in questa situazione hanno cercato aiuto.
Ma non sono solo i lavoratori a essere colpiti. Anche richiedenti asilo, residenti rifugiati e perfino turisti in vacanza si ritrovano invischiati in questo inferno, cercando disperatamente una via di fuga. Nel 2023, ad esempio, cinque richiedenti asilo hanno denunciato di essere stati vittime di traffico, una cifra che resta stabile anche per quest’anno. E nel corso degli anni, non sono mancati casi di turisti ignari, in vacanza a Malta, finiti nelle mani di trafficanti senza scrupoli.
Il quadro delineato è quello di una realtà che sfugge a ogni tentativo di controllo, con numeri che restano altissimi e casi ancora sotto indagine. Un fenomeno complesso, che mette in ginocchio le vittime e solleva interrogativi urgenti sulla capacità delle autorità di fare fronte a questa piaga.
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