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Malta

Tonno rosso in caduta libera: il paradosso che minaccia l’acquacoltura di Malta

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Il settore delle fattorie ittiche di Malta lancia un grido di aiuto: un crollo devastante del 40% nel valore delle esportazioni ha messo in ginocchio un’industria che, paradossalmente, non è mai stata così produttiva. Un paradosso che getta ombre sul futuro di un comparto cruciale per l’economia maltese.

Nonostante le fattorie abbiano prodotto quantità record di pesce – oltre 20.800 chili nel 2023 rispetto ai 18.000 dell’anno precedente – i ricavi hanno subito un colpo micidiale. La Federazione Maltese dei Produttori di Acquacoltura (FMAP) attribuisce questa crisi a prezzi internazionali crollati e a inquietanti “cambiamenti nell’acqua marina”, i cui dettagli rimangono avvolti nel mistero. Secondo i dati ufficiali, il valore delle esportazioni si è fermato a 199 milioni di euro, ben lontano dai 320 milioni del 2022.

L’acquacoltura maltese si fonda principalmente sull’allevamento di tonno rosso, destinato soprattutto al Giappone. Nel tentativo di diversificare i mercati, Malta ha siglato un accordo con la Cina, ma i risultati tardano a concretizzarsi. “Le fluttuazioni valutarie e le tensioni geopolitiche tra Giappone e Cina, i nostri due principali mercati di esportazione, hanno gravemente danneggiato il settore,” ha spiegato Charlon Gouder, CEO della FMAP. “Il valore del tonno è crollato da circa 17,75 euro al chilo nel 2022 a soli 9,55 euro al chilo nel 2023.”

A peggiorare la situazione, i costi operativi sono aumentati del 12% nell’ultimo anno, aggravando la pressione su un settore già fragile. E come se non bastasse, Gouder ha accennato a “cambiamenti nell’acqua marina”  che rendono sempre più arduo mantenere i livelli produttivi nonostante gli input crescenti. Sebbene non siano stati forniti dettagli, gli esperti suggeriscono che l’aumento delle temperature marine possa essere un fattore determinante, un fenomeno che ha già colpito le popolazioni di lampuki, pesce simbolo della tradizione locale.

“Se Malta vuole essere un leader nella sostenibilità dell’acquacoltura, dobbiamo studiare, affrontare e gestire queste sfide con urgenza,” ha dichiarato Gouder, avvertendo che un ulteriore passo indietro potrebbe rivelarsi fatale per l’industria. “Il settore ha dimostrato una grande resilienza di fronte alle difficoltà, ma non possiamo permetterci un altro colpo. Serve il sostegno del governo per garantire un futuro a questa industria vitale per l’economia maltese.”

Foto: Shutterstock

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