Malta

testimone chiave rinuncia a testimoniare: l’inchiesta sugli ospedali appesa a un filo

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Un colpo di scena scuote il caso della privatizzazione degli ospedali a Malta: l’esperto contabile incaricato dell’inchiesta si rifiuta di testimoniare, dichiarando di temere per la propria sicurezza! Un’assenza che potrebbe far crollare l’intera indagine e cambiare il destino del processo contro l’ex vice primo ministro Chris Fearne, l’ex ministro Edward Scicluna e altri dodici imputati coinvolti nel controverso accordo.

Lunedì, in aula, gli avvocati della difesa non hanno usato mezzi termini: se Jeremy Harbinson, il contabile forense britannico, non si presenterà per essere interrogato, chiederanno che la monumentale inchiesta di 1.200 pagine venga dichiarata inammissibile. Un duro colpo per l’accusa, che rischia di veder sfumare anni di lavoro.

Un testimone chiave che si tira indietro

Harbinson è stato il perno dell’inchiesta giudiziaria, ma ora si rifiuta di mettere piede a Malta. Il motivo? “Le esperienze e le informazioni che ho raccolto negli ultimi sette anni mi fanno temere per la mia sicurezza, per questo ho deciso di non recarmi a Malta” , avrebbe dichiarato. Una rivelazione scioccante che getta un’ombra sulla vicenda.

Il giudice, però, non sembra intenzionato a lasciar correre: Harbinson è stato nominato come esperto dalla giustizia maltese e, secondo la legge, può essere convocato per testimoniare. La sua assenza potrebbe non essere tollerata a lungo.

L’affondo della difesa

Gli avvocati Franco Debono, Stefano Filetti e Franco Galea, che rappresentano il segretario permanente Ronald Mizzi, l’ex segretario permanente Alfred Camilleri, il funzionario pubblico Joseph Rapa e l’avvocato Bradley Gatt, hanno fatto valere un principio fondamentale: il governo ha il diritto di interrogare un testimone chiave come Harbinson. E se lui continuerà a non presentarsi? La difesa non esiterà a chiedere che l’inchiesta venga completamente invalidata.

Sedute segrete e nuovi sviluppi

Mentre in aula si discuteva dell’assenza di Harbinson, in una seduta separata dedicata al caso di Fearne e Scicluna, l’ispettore Andy Rotin ha testimoniato a porte chiuse. Le informazioni fornite sono coperte dal massimo riserbo perché legate a un’indagine ancora in corso, segno che la vicenda è tutt’altro che risolta.

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Il caso è seguito con attenzione dal magistrato Leonard Caruana, mentre l’accusa è guidata dall’ispettore di polizia Wayne Borg, con il supporto degli avvocati dell’ufficio del procuratore generale Francesco Refalo, Rebecca Spiteri e Shelby Aquilina.

Ora la domanda è una sola: Jeremy Harbinson cederà alla pressione e testimonierà o la sua assenza rischia di far naufragare l’inchiesta? L’intera nazione attende col fiato sospeso il prossimo capitolo di questo intricato scandalo.

Foto: Jonathan Borg

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