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Malta

Tensione a Xewkija: via libera alla nuova pista di Gozo tra proteste e timori

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Una decisione che potrebbe sconvolgere la tranquillità di Xewkija. L’Autorità di Pianificazione ha dato il via libera all’estensione della pista d’atterraggio di Gozo, ma non senza polemiche: residenti preoccupati, problemi di sicurezza e accuse di scarsa consultazione pubblica hanno infiammato la riunione di giovedì.

Il permesso, ancora non esecutivo, è stato approvato con l’obbligo di condurre uno studio archeologico e rispettare altre condizioni. L’ambizioso progetto prevede di allungare la pista da 174 a 445 metri, trasformando l’attuale eliporto utilizzato per voli di ambulanza in un vero e proprio punto di connessione aerea tra Gozo e Luqa. I voli, operati da piccoli aerei, partiranno ogni giorno dalle 6 del mattino fino all’una di notte, garantendo un collegamento rapido tra le due isole in soli 12 minuti.

Ma tra gli abitanti di Xewkija non tutti applaudono. La sindaca Simona Refalo, figlia dell’ex ministro di Gozo Anton Refalo, ha lanciato un grido di protesta, votando contro la decisione e sottolineando che ben 80 residenti, direttamente colpiti dall’espansione, non sono stati adeguatamente informati. “Questa è una punizione… I residenti dicono di non essere stati messi a conoscenza di questa decisione. Sarebbe davvero così difficile sospendere tutto e consultare la popolazione in modo adeguato?” , ha esclamato, con tono fermo e accusatorio.

A rispondere è stato Oliver Magro, presidente esecutivo della PA, che ha difeso il processo, sottolineando come siano stati seguiti tutti i passaggi necessari, inclusa la notifica al comune e un periodo di rappresentanza per le obiezioni. Tuttavia, le parole di Magro non hanno placato la rabbia della sindaca, che ha ribadito le sue preoccupazioni: “Ottanta persone non riusciranno più a dormire serenamente. Dormire in pace a casa propria non è un privilegio, è un diritto fondamentale!” .

La sindaca ha inoltre denunciato l’impatto che la nuova pista avrà sulle abitazioni della zona, con il rischio che i permessi per costruire diventino un miraggio. “Siamo favorevoli a migliorare i collegamenti, ma non con decisioni prese all’improvviso e senza un vero dialogo con la comunità” .

Le preoccupazioni non si sono fermate qui. Kenneth Caruana, dell’Aircraft Owners and Pilots Association, ha espresso timori per la sicurezza della pista, ritenendo che la sua lunghezza sia insufficiente per gestire in sicurezza i tipi di aerei utilizzati a Malta. “La nostra paura è per la sicurezza: la pista è troppo corta, e un pilota inesperto potrebbe causare incidenti”.

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Nonostante queste gravi accuse, il direttore della direzione per l’aviazione civile, Mark Said, ha minimizzato i rischi, assicurando che i voli non passeranno sopra Xewkija e Għajnsielem e che la pista potrà essere utilizzata in sicurezza da tre tipi specifici di piccoli aerei. Ha anche precisato che solo piloti altamente qualificati saranno autorizzati a operare sulla pista. Said ha aggiunto che uno degli obiettivi principali del progetto è migliorare la connettività a prezzi competitivi, senza sacrificare terreni agricoli.

Le critiche sono arrivate anche dal fronte ambientalista. Nicholas Barbara, rappresentante di Birdlife Malta, ha denunciato studi ambientali superficiali, dichiarando che i lavori coincideranno con la stagione riproduttiva degli uccelli marini, come le berte. “È inaccettabile che il periodo di consultazione sia finito prima che gli studi necessari fossero completati” .

Foto: Facebook

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