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Sussidi agli anziani: nuova misura fa discutere, chi resta escluso?

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Una nuova misura di bilancio per sostenere gli anziani fa discutere, e sui social esplode la polemica: chi avrà davvero diritto al sussidio?

Affermato : Un emendamento al bilancio presentato lunedì prevede che qualsiasi straniero che lavori a Malta per un solo anno riceva un contributo di ben 550 euro all’anno… per tutta la vita!

Verdetto : La realtà è diversa: il beneficio scatta solo una volta raggiunta l’età pensionabile, e si applica esclusivamente ai cittadini maltesi e dell’Unione Europea (per questi ultimi in modalità pro-rata).

La nuova misura di bilancio pensata per sostenere gli anziani ha scatenato un acceso dibattito sui social media, dove diversi utenti sostengono che il governo avrebbe deciso di concedere benefici annuali anche ai cittadini di paesi terzi. I post in questione puntano il dito contro l’aggiornamento di bilancio che ha incrementato il bonus annuale per chi ha versato anche un solo anno di contributi previdenziali nazionali (NI).

Secondo questi post, ora ogni straniero che lavori a Malta per almeno un anno potrebbe ricevere un generoso assegno annuo di 550 euro direttamente dalle casse dello Stato“Uno dei tanti post che sostiene questa tesi”.

Ma cosa dice davvero la norma?

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In realtà, questa misura ha ben poco a che fare con gli stranieri: è stata pensata per supportare chi, in passato, ha dovuto interrompere il lavoro per prendersi cura della propria famiglia, spesso donne che hanno lasciato il mondo del lavoro dopo il matrimonio o la nascita dei figli. La misura, conosciuta ufficialmente come “Contributory Retirement Grant for Non-Pensioners” , stabilisce che chiunque abbia versato almeno un anno di contributi previdenziali riceverà un assegno annuale di 550 euro al momento della pensione. Questo importo può arrivare a 1.000 euro annui per chi ha accumulato fino a nove anni di contributi.

Introdotta per la prima volta nel 2015, la misura ha subito vari aggiornamenti negli anni, l’ultimo proprio con il recente bilancio. In precedenza, venivano concessi 500 euro annui a chi aveva versato fino a quattro anni di contributi, e 600 euro a chi aveva contribuito per un periodo tra cinque e nove anni.

Gli stranieri possono accedere al bonus?

Ecco un punto critico: la misura non si applica ai cittadini di paesi terzi, anche se i cittadini dell’Unione Europea potrebbero averne diritto in base a specifiche condizioni. La norma stabilisce che una persona “deve essere residente a Malta o in un paese dell’Unione Europea” , ma accordi bilaterali permettono anche che cittadini residenti in Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito possano qualificarsi, a patto che abbiano versato contributi a Malta.

Fonti governative hanno confermato al Times of Malta  che la misura si applica esclusivamente ai cittadini maltesi e dell’UE. Nel caso dei cittadini europei, il beneficio si basa su un calcolo pro-rata: se una persona lavora e versa contributi previdenziali a Malta per un certo numero di anni, questi vengono sommati ai contributi versati negli altri Stati membri dell’UE durante la sua carriera. In tal modo, si garantisce una percentuale del bonus calcolata in base ai contributi versati.

I cittadini di paesi terzi, invece, sono del tutto esclusi da questa misura e possono avere diritto a una pensione maltese solo se hanno versato almeno dieci anni di contributi NI a Malta. Durante il discorso sul bilancio, il ministro delle Finanze Clyde Caruana ha confermato che i principali destinatari del contributo saranno soprattutto “donne sposate” , specificando che, tra i 16.000 beneficiari attesi, la maggior parte sarà composta da cittadini maltesi.

Inoltre, a differenza di quanto si legge in alcuni post, il contributo non viene corrisposto per tutta la vita, ma solo a partire dall’età pensionabile e per coloro che non hanno accumulato contributi sufficienti per una pensione.

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Conclusione

La misura garantisce un assegno annuale a coloro che non hanno versato abbastanza contributi previdenziali per accedere a una pensione, ma solo una volta raggiunta l’età pensionabile. Si applica esclusivamente ai cittadini maltesi e dell’UE (per questi ultimi con calcolo pro-rata) e non ai cittadini di paesi terzi, fatta eccezione per specifici accordi bilaterali, come nel caso di persone residenti in Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito. Inoltre, il beneficio non è destinato a essere erogato a vita, ma solo a partire dall’età pensionabile.

Foto: Chris Sant Fournier

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