Una settimana di turbolenze globali si chiude con una notizia incoraggiante per Malta: Standard and Poor’s ha confermato il rating ‘A-/A-2’ del paese, mantenendo un outlook stabile. Ma dietro questo sigillo di approvazione, emergono avvertimenti cruciali per il futuro economico.
Secondo l’agenzia, la crescita economica di Malta, attualmente a livelli straordinariamente alti, potrebbe rallentare nei prossimi due anni. Nel frattempo, il deficit fiscale dovrebbe gradualmente diminuire, in linea con gli impegni del governo. Tuttavia, S&P avverte che “il rating potrebbe essere abbassato se la competitività del settore esterno di Malta dovesse diminuire, compromettendo il surplus delle partite correnti.
” Ancora più preoccupante, una frenata negli sforzi per rafforzare la governance e combattere il riciclaggio di denaro potrebbe portare a una revisione negativa del rating.
Sabato mattina, il Primo Ministro Robert Abela ha accolto la notizia con entusiasmo, definendola “un altro voto di fiducia verso Malta in un momento di crescente incertezza globale.” Ha poi aggiunto: “Hanno lodato la nostra decisione di mantenere stabili i prezzi dell’energia, sottolineando che la nostra economia in rapida crescita non mostra segni di risentire delle condizioni esterne più deboli.
”
Il rapporto di S&P evidenzia una crescita del PIL reale del 6,2% stimata per il 2023, con una media del 4% prevista tra il 2025 e il 2027, nonostante le difficoltà economiche dei principali partner commerciali, specialmente nell’area euro. La domanda turistica e i consumi privati sono al centro di questa espansione, sostenuti da un significativo afflusso migratorio.
Un boom turistico impressionante sta alimentando questa crescita: nei primi tre trimestri del 2023, il PIL reale è aumentato del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati sul turismo rivelano un aumento del 19% degli arrivi nei primi 10 mesi del 2023, con una spesa totale dei turisti in crescita del 22%. Nonostante le difficoltà economiche nei mercati di origine, il turismo si è dimostrato resiliente, probabilmente spinto dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, che hanno portato molti viaggiatori europei a optare per vacanze più vicine a casa.
Ma non è tutto oro quello che luccica. S&P sottolinea che il boom migratorio che ha contribuito alla crescita economica potrebbe non essere sostenibile. La popolazione di Malta è cresciuta del 25% dal 2015, un dato che riflette le politiche migratorie liberali degli ultimi governi. “I migranti, provenienti da una combinazione di paesi dell’UE (prevalentemente lavoratori qualificati) e paesi extra-UE (principalmente lavoratori meno qualificati), hanno contribuito alla forte crescita economica del paese negli ultimi anni,” osserva l’agenzia. Tuttavia, l’aumento della densità di popolazione e le carenze infrastrutturali potrebbero costringere il governo a inasprire le politiche migratorie, soprattutto verso i paesi extra-UE.
Sul fronte del debito, le prospettive restano gestibili. Secondo S&P, il debito netto del governo rispetto al PIL si attesterà al 39% entro la fine del 2024, salendo moderatamente al 42% entro il 2027. “Stimiamo che i costi di interesse occuperanno in media il 4,1% delle entrate governative tra il 2024 e il 2027, un livello basso rispetto agli standard globali
,” conclude l’agenzia.
Foto: Times of Malta