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Malta

Sospetto scippatore arrestato dopo che la vittima lo ha visto passare davanti alla stazione di polizia

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La presunta vittima ha dichiarato di essere stata aggredita e di aver subito il furto del cellulare. Foto: Shutterstock

Un presunto scippatore è stato arrestato giovedì dopo che la sua presunta vittima lo ha visto passare davanti alla stazione di polizia poco dopo aver sporto denuncia.

Hamza Mohamud Ibrahim, un 29enne somalo senza fissa dimora e senza lavoro, è stato accompagnato in tribunale venerdì pomeriggio come sospetto autore dello scippo avvenuto intorno alle 21.30 di ieri.

La vittima si è presentata alla stazione di polizia di Marsa intorno alle 22.00 di giovedì affermando che stava camminando lungo Triq Dicembru 13 quando qualcuno lo ha afferrato per una spalla, lo ha aggredito e gli ha rubato il cellulare Samsung.

L’uomo ha anche fornito una descrizione fisica del suo aggressore, compresi i suoi vestiti, e in seguito ha fornito un certificato medico che classificava le sue ferite come lievi.

Ma proprio mentre la presunta vittima usciva dalla stazione di polizia, ha notato il sospetto e si è diretto all’interno per avvisare gli agenti.

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Due poliziotti si sono avvicinati al sospettato, che ha opposto resistenza all’arresto.

Durante l’arresto, uno degli smartwatch degli agenti è stato danneggiato e la mano del poliziotto è stata ferita.

Il sospetto è stato infine immobilizzato e perquisito.

In suo possesso sono state trovate cinque bustine di una sostanza verdastra, poi certificata come droga sintetica, ha spiegato l’ispettore dell’accusa Sarah Kathleen Zerafa nel fornire una panoramica degli eventi che hanno portato all’arresto.

Il sospetto è stato ricoverato in ospedale e incriminato dopo essere stato dimesso venerdì.

Durante l’interrogatorio, Ibrahim ha potuto ricordare solo “qualche cellulare”, ma non ulteriori dettagli dell’incidente.

Tuttavia, ha dichiarato di essere dipendente dalla droga sintetica.

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Assistito da due interpreti, l’imputato si è dichiarato non colpevole di furto aggravato, di aver ferito leggermente la sua vittima, di aver opposto resistenza violenta all’arresto, di aver danneggiato intenzionalmente la proprietà di terzi, di possesso illegale di droga e di aver condotto una vita vagabonda e oziosa.

Il suo avvocato di fiducia, Martina Herrera, non ha richiesto la cauzione.

La corte, presieduta dal magistrato Joseph Gatt, ha accolto la richiesta dell’accusa di un ordine di protezione a favore della vittima e ha rinviato l’imputato in custodia cautelare.

Anche l’avvocato dell’AG Shelby Aquilina ha esercitato l’azione penale.

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