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Malta

Sliema: il segreto di un’evoluzione da quiete a lusso turistico

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Sliema, oggi una delle perle più scintillanti dell’industria turistica di Malta, non è sempre stata la vibrante località che conosciamo. All’inizio del XIX secolo, questa zona era quasi disabitata, un angolo di tranquillità che si affacciava sul Mediterraneo, lontano dall’attenzione internazionale. Ma, con il passare degli anni, il suo porto e la sua posizione strategica cominciarono a catturare l’interesse dei funzionari britannici e delle loro famiglie, dando il via a una rivoluzione silenziosa che avrebbe trasformato questa zona in una delle mete più ambite per i turisti.

Nel cuore di Sliema, l’ospitalità cominciava a farsi strada. Gli hotel, un tempo rari e quasi nascosti, iniziarono a sorgere come funghi, pronti a soddisfare le esigenze di una clientela sempre più sofisticata. L’immenso Imperial Hotel e il suo successore, il New Imperial Hotel, gestiti dalla famiglia Ellul, divennero simboli indiscussi di un’ospitalità senza pari. Con camere eleganti, arredi raffinati e un servizio impeccabile, questi alberghi vennero descritti come: “una struttura che potrebbe competere con qualsiasi hotel di prima classe in una grande città “. Una promessa di lusso che attira ancora oggi i visitatori più esigenti.

Un luogo di fascino, un’epoca di eleganza

La crescita di Sliema come destinazione turistica non si fermò alla classe alta: il suo fascino raggiunse anche la nobiltà europea. Il Imperial Hotel, infatti, ospitò nel 1875 il Principe Leopoldo di Baviera e l’Arciduchessa Gisela, figlia dell’Imperatore d’Austria. La bellezza di questo angolo di Malta non passò inosservata, e la località cominciò ad attrarre una clientela regale e aristocratica, desiderosa di immergersi nel lusso della sua ospitalità. Ma non erano solo gli hotel di lusso a segnare la storia di Sliema. Altri alberghi come il Plevna Hotel e il Windsor Hotel  divennero luoghi di ritrovo per una clientela che cercava comfort e tranquillità a due passi dal mare.

Accanto a queste strutture regali, tuttavia, si trovavano anche pensioni più modeste, come il Mount Eagle Lodge o i Jevons Lodgings , che offrivano una sistemazione più economica ma altrettanto accogliente. Un mix perfetto che permetteva a Sliema di abbracciare una vasta gamma di turisti, dalle famiglie in cerca di tranquillità agli avventurieri aristocratici in cerca di un po’ di splendore.

Da località esclusiva a capitale del turismo di massa

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Con l’indipendenza di Malta, Sliema subì una vera e propria metamorfosi. Il turismo di massa a basso costo divenne una realtà, e l’industria alberghiera della città esplose in modo vertiginoso. I tempi dei piccoli e affascinanti hotel d’elite erano ormai un ricordo. La nuova era era rappresentata da grattacieli e alberghi imponenti, come il Preluna Hotel , il primo grattacielo di Malta, che divenne simbolo di una modernità che stava conquistando Sliema.

Questa evoluzione fu studiata da esperti del settore, come Gużè Cassar Pullicino, che, pur prevedendo un cambiamento drastico, non poteva certo immaginare che Sliema sarebbe diventata il fulcro del turismo moderno. La città, che un tempo accoglieva pochi visitatori eleganti, stava ora per ospitare milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo.

Gli hotel storici, un viaggio tra passato e presente

Oggi, le strutture storiche di Sliema sono molto più di semplici luoghi dove soggiornare. Sono testimoni viventi di una storia che ha visto l’isola trasformarsi da un angolo tranquillo del Mediterraneo a una delle destinazioni turistiche più amate del mondo. Gli alberghi leggendari, come il Marina Hotel, il Savoy Hotel e il Promenade Hotel , continuano a essere punti di riferimento per i turisti, offrendo un’esperienza che unisce il fascino del passato con il comfort del presente.

Passeggiando lungo il lungomare di Sliema, non è difficile immaginare i tempi passati, quando nobili e viaggiatori d’élite si mescolavano in queste stesse strutture, dando vita a storie di eleganza, lusso e cambiamento. Il volto di Sliema è mutato, ma il suo fascino rimane intatto.

Foto: [Archivio Times of Malta]
Video: [Archivio Times of Malta]

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