Negli anni ’30, Malta celava un segreto sotto il sole.
Ho continuamente rimandato la risposta alla richiesta di un lettore, che mi invitava a esplorare le mode balneari della Malta dei primi del Novecento. E chi può biasimarmi? Nessuna delle centinaia di cartoline d’epoca prebellica ritrae bagnanti sulle spiagge maltesi. In un ossequio totale alla severa pruderie vittoriana, gli editori di cartoline e i fotografi pubblici trattavano il tema come un tabù inamovibile.
”Dall’album di famiglia del 1933”
Cartolina usata a Malta nel 1902 che mostra una signora con un costume da bagno dell’epoca
In quegli anni, adulti in costume da bagno, specialmente le donne, appaiono, ma solo in rarissimi casi, all’interno di album di famiglia privati. Ricordo una fotografia degli anni ’30 che ritraeva delle signore avvolte nei costumi più castigati dell’epoca, con una nota sul retro scritta a mano: “Non credo che questa foto debba stare nell’album.”
Anche allora, la vergogna regnava sovrana.
L’unica cartolina prebellica che conosco, raffigurante una scena di balneazione, sembra essere stata creata come avvertimento morale. Pubblicata intorno al 1905, mostra poliziotti che arrestano un ragazzo intento a nuotare completamente nudo. A parte questa eccezione, la censura regnava sovrana sulle spiagge maltesi.
Un’immagine degli anni ’30 rivela la verità: le donne in costume da bagno cominciavano a fare capolino, prima timidamente, poi con crescente audacia, con l’esplosione del boom turistico che seguì l’Indipendenza. Basta osservare la riduzione progressiva delle dimensioni dei bikini per datare con precisione le cartoline maltesi del dopoguerra.
In un’isola circondata da mari infiniti e abbracciata da ondate di calore tropicale, si potrebbe pensare che il bagno in mare fosse un aspetto essenziale della cultura popolare. Eppure, se lo era, le sue tracce sono davvero minime nella storia. Tranne Toni Bajjada, le cui maratone a nuoto durante il Grande Assedio del 1565 sono diventate leggenda, non troviamo quasi alcun accenno a giochi o sport marittimi nei nostri annali prima del XX secolo.
Malta dovette attendere fino al 1928 per inviare la sua prima squadra di pallanuoto ai Giochi Olimpici di Amsterdam, a cui partecipò, curiosamente, anche mio zio Edoardo Magri, che sarebbe poi diventato giudice.
Tutte le immagini sono tratte dalle collezioni dell’autore.
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