Un terremoto politico scuote il Parlamento maltese, con accuse, scandali e decisioni che dividono profondamente i membri della Commissione Etica. La controversia ruota attorno ai parlamentari Clayton Bartolo e Clint Camilleri, colpevoli, secondo il Partito Nazionalista (PN), di aver violato i principi di integrità con azioni che avrebbero meritato sanzioni ben più severe.
Il deputato PN Mark Anthony Sammut non ha nascosto il suo sdegno: “Dovevano esserci sanzioni più severe per carenze così gravi. La moglie del ministro ha ricevuto uno stipendio per un lavoro che non era qualificata a fare e che non ha svolto.” A rincarare la dose, ha sottolineato che Camilleri, ministro di Gozo, avrebbe pagato la consulente Muscat nonostante “non abbia mai lavorato, inviato email o partecipato alle attività del ministero.”
Durante la riunione della Commissione Etica, Sammut e il collega PN Ryan Callus hanno proposto misure drastiche: scuse formali in Parlamento, restituzione completa delle somme e persino la sospensione e rimozione di Camilleri dal suo ruolo ministeriale. Tuttavia, queste proposte sono state respinte grazie ai voti dei membri del Partito Laburista (PL) e al voto decisivo del presidente della commissione.
Il deputato Sammut ha criticato aspramente Camilleri: “Invece di scusarsi, ha puntato il dito contro il Manuale delle Politiche di Assunzione, come se avesse bisogno di un manuale per sapere che i suoi consulenti devono lavorare e avere le qualifiche richieste.”
Ma non finisce qui. Sammut ha rivelato che Camilleri avrebbe concesso a Muscat un’indennità di competenza che, secondo il manuale, dovrebbe essere riservata a “circostanze eccezionali.” Questo, ha detto, dimostra che “la trasparenza e l’integrità sono state ignorate.”
Callus ha rincarato la dose, evidenziando che la decisione della commissione non ha recuperato tutte le somme percepite irregolarmente da Muscat. “La consulente era già stata trasferita a Gozo quando ha iniziato la relazione con Bartolo. Non poteva, quindi, lavorare come segretaria per lui,” ha spiegato, aggiungendo che questo scandalo potrebbe non essere un caso isolato.
“Ogni volta che poniamo domande parlamentari sui consulenti nominati dai ministri, ci dicono sempre che tutto è fatto secondo il manuale. Se questo è il modo in cui nominano le persone, abbiamo molto di cui preoccuparci,”
ha concluso Sammut.
Dal lato opposto, il membro del PL e della Commissione Etica Jonathan Attard ha difeso le decisioni prese, affermando che il richiamo formale a Camilleri è stata una punizione adeguata. “La decisione è stata basata sul fatto che Camilleri ha riconosciuto il rapporto e lo spirito delle sue conclusioni,”
ha dichiarato, aggiungendo che il ministro si è impegnato a collaborare per migliorare il manuale delle politiche di assunzione.
Attard ha inoltre ricordato che l’esistenza della commissione stessa è frutto del coraggio del PL, che ha introdotto leggi per garantire alti standard etici. “Questa commissione non sarebbe nemmeno esistita senza le decisioni coraggiose di un governo laburista,”
ha sottolineato.
Mentre il dibattito continua a divampare, il Parlamento maltese si trova davanti a una profonda spaccatura politica, con interrogativi crescenti sull’etica e la trasparenza delle istituzioni pubbliche.
Foto e Video: Chris Sant Fournier