Malta

Sanità maltese in crisi: Isabelle Aquilina sfida il sistema in tribunale

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Un vero terremoto ha colpito la sanità maltese! Isabelle Aquilina, una delle più qualificate professioniste infermieristiche del paese, ha lanciato una durissima battaglia legale contro il sistema. Dopo aver partecipato ai processi di selezione per i posti di chief nursing managers presso gli ospedali Mater Dei e Gozo, non ha accettato di essere messa da parte senza combattere. Con una formazione di altissimo livello e un’esperienza impeccabile alle spalle, Aquilina non si aspettava certo di essere relegata in posizioni che lei stessa ha definito “arbitrarie e ingiuste” . E ora, chiede giustizia!

Il suo grido d’allarme è chiaro: il processo di selezione è stato gestito da una commissione che, pur avendo lo stesso team per entrambe le posizioni, ha prodotto risultati scandalosamente contraddittori . Ma come è possibile che un candidato che ha brillato per il posto a Gozo abbia ottenuto un punteggio così basso per Mater Dei? Un mistero che la professionista non intende ignorare. Quel che è certo, però, è che il sistema è sotto accusa e la sua credibilità è in bilico.

Il 2 luglio sono stati pubblicati i risultati e Aquilina non ha perso tempo: lo stesso giorno ha presentato una lettera giudiziaria, denunciando formalmente i risultati come “sorprendentemente ingiusti” . Ma il suo appello è stato ignorato, lasciando la professionista furiosa.

Nel dettaglio, Aquilina si era classificata settima su 14 candidati per il ruolo al Mater Dei, e quarta su otto  per l’identico posto all’ospedale di Gozo. Una graduatoria che, secondo lei, non ha alcun senso. La sua esperienza e le sue qualifiche avrebbero dovuto parlare chiaro. Ma ciò che l’ha davvero scioccata è stato scoprire che il candidato che aveva conquistato il primo posto per Gozo era finito in fondo alla classifica per Mater Dei. Come è possibile che due ruoli identici producano risultati così diversi?

“Questa è una chiara prova, nero su bianco, che il processo di selezione è totalmente viziato!” ha dichiarato Aquilina con fermezza. La professionista non ha intenzione di fermarsi fino a quando questa anomalia  non verrà risolta e giustizia non sarà fatta.

La sua battaglia legale è rivolta direttamente contro la Commissione del Servizio Pubblico e il segretario permanente del Ministero della Salute. Il suo avvocato, Michael Tanti-Dougall, ha già messo nero su bianco la sua protesta giudiziaria. E ora, il paese guarda con attenzione: verrà fatta giustizia?

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Foto: [Archivio Times Of Malta]

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