RTK103 ha deciso di sfidare apertamente l’Autorità per le Comunicazioni (BA) dopo essere stata colpita da una multa pesantissima per non aver concesso spazio al partito di estrema destra Imperium Europa durante una trasmissione infuocata condotta da Andrew Azzopardi. In un contesto in cui la libertà di espressione è messa duramente alla prova, la stazione radiofonica sta per intraprendere una battaglia legale senza precedenti.
Mercoledì scorso, la BA ha inflitto una sanzione shock di 4.660 euro alla stazione radiofonica, accusandola di non aver invitato candidati del partito guidato da Norman Lowell durante la recente campagna elettorale. Non si tratta di un politico qualunque: Lowell è una figura controversa, già condannata per incitamento all’odio razziale. In effetti, la Corte d’Appello ha confermato una sentenza del Tribunale dei Magistrati che lo ha riconosciuto colpevole di tre accuse di incitamento all’odio razziale, per le quali ha ricevuto una condanna a due anni di carcere con pena sospesa per quattro anni, oltre a un’accusa di aver insultato il Presidente di Malta. Questi crimini risalgono al periodo tra il 2003 e il 2006, un’epoca in cui l’odio razziale serpeggiava nell’ombra.
Ma non è la prima volta che RTK si trova sotto il mirino della BA quest’anno: solo qualche mese fa, la stazione radiofonica della Chiesa è stata costretta a pagare una multa salata di 6.410 euro dopo che Azzopardi ha dichiarato pubblicamente che non avrebbe mai permesso a Lowell, definito senza mezzi termini “razzista”, di apparire nel suo programma. All’epoca, giornalisti e autori hanno sollevato un polverone contro la decisione della BA, e l’Istituto dei Giornalisti Maltesi (IĠM) ha difeso le parole di Azzopardi, affermando che i suoi commenti su Lowell erano “basati su fatti emersi da sentenze giudiziarie”
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Quello che ha reso la situazione ancora più scandalosa è stato il fatto che il segretario del consiglio della BA fosse un ex membro del partito di estrema destra di Lowell. Una coincidenza inquietante che ha sollevato dubbi sulla parzialità della decisione.
Questa volta, la BA ha preso di mira RTK dopo che l’Imperium Europa ha presentato un secondo reclamo il 30 maggio, lamentando che il programma di Azzopardi non avesse rispettato le regole imposte dall’autorità durante la campagna elettorale. La BA ha ribadito che ogni emittente è obbligata a garantire l’imparzialità nei programmi che trattano temi politici caldi o questioni di politica pubblica.
Il consiglio della BA ha sentenziato che “i programmi di discussione su temi legati ai consigli locali dovrebbero avere una rappresentanza ampia di opinioni diverse. Lo stesso principio vale per i programmi sulle elezioni del Parlamento Europeo”. Tra i 60 ospiti intervistati, secondo la BA, avrebbero dovuto esserci rappresentanti di tutti i sei partiti politici.
RTK, però, non ci sta e difende a spada tratta la propria posizione, affermando di aver rispettato alla lettera la direttiva della BA durante tutta la campagna elettorale, invitando ospiti con opinioni molto varie e, cosa fondamentale, escludendo tutti i candidati elettorali.
In risposta alla decisione della BA, RTK ha annunciato che presenterà ricorso contro quella che definisce una sentenza che “calpesta la libertà editoriale obbligando la stazione a trasmettere opinioni estremiste, razziste e di estrema destra”
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La stazione ha puntato il dito contro Lowell, descrivendolo come un personaggio con una lunga storia di dichiarazioni razziste e xenofobe, comprese richieste pubbliche di pulizia etnica su scala globale. “Tali scritti e dichiarazioni sono stati esplicitamente citati dai tribunali quando Lowell è stato condannato a una pena detentiva sospesa per incitamento all’odio razziale nel 2013. Negli anni, la BA ha persino multato emittenti per aver invitato Lowell e avergli permesso di esprimere tali opinioni.”
In un colpo di scena, RTK ha rivelato che durante tutta la campagna elettorale, la CEO della BA, Joanna Spiteri, è stata informata in anticipo sugli ospiti del programma, senza mai sollevare obiezioni sulla lista. “Ironia della sorte, è stata proprio lei a sporgere denuncia contro la stazione per gli ospiti che non aveva trovato problematici,” ha dichiarato RTK, aggiungendo che costringere la stazione a esprimere opinioni diametralmente opposte alle proprie è “una chiara violazione del suo diritto di esprimersi liberamente”
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In un appello appassionato, RTK ha chiesto il sostegno del pubblico nella sua battaglia legale contro quelle che definisce “decisioni ripetutamente parziali della BA”, accusando l’autorità di “continuare ad agire come giudice, giuria ed esecutore senza alcun controllo, interferendo spudoratamente con la libertà editoriale dei media e il rifiuto di alimentare l’odio razziale”
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Foto: Facebook, Times of Malta