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Malta

Ricci maltesi in pericolo: l’allarme di Nature Trust su malattie e cementificazione

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Un povero riccio ha perso i suoi aculei, straziato da una malattia fungina, ma grazie alle cure attente del Nature Trust, sta lottando per tornare in salute. Questo però è solo uno dei tanti segnali di una crisi ecologica che sta colpendo la fauna selvatica maltese. L’espansione incontrollata delle costruzioni nelle aree verdi di Malta sta causando un grave problema: la consanguineità tra i ricci, con conseguenze disastrose per la loro salute.

Vince Attard, il dinamico CEO di Nature Trust Malta, suona l’allarme: “Abbiamo osservato un trend preoccupante: la crescente consanguineità sta peggiorando i problemi di salute tra i ricci che arrivano al nostro centro di trattamento”. E il motivo è semplice: i ricci non possono più spostarsi liberamente tra i villaggi come un tempo. “Prima, quando c’erano meno edifici, esistevano quelli che chiamiamo corridoi naturali, che permettevano ai ricci di muoversi da Marsaxlokk a Marsascala o Żejtun. Ora, queste connessioni tra le aree verdi sono state interrotte, causando un aumento della consanguineità perché la comunità continua ad accoppiarsi con gli stessi individui presenti nella zona.”

La mano dell’uomo sta mettendo in ginocchio i ricci maltesi.

Attard avverte che la perdita di questi “corridoi verdi” sta anche contribuendo alla diffusione di malattie come la tigna, una patologia devastante per i ricci. “È una battaglia enorme che siamo impotenti a combattere. Ogni anno, dobbiamo trattare centinaia di ricci per la tigna, e il processo di guarigione è lungo, richiedendo tra le 12 e le 16 settimane.”

In un disperato appello, Attard sottolinea l’urgenza di proteggere le ultime aree verdi di Malta. “Chiediamo alle autorità di considerare che, oltre a fornire spazi verdi per il pubblico, dobbiamo tutelare i nostri spazi naturali perché sono la casa della nostra biodiversità. Più si riducono, più rischiamo di perdere specie come il riccio.”  E il rischio non si limita solo ai ricci: Attard teme che altre specie endemiche, come il toporagno maltese, possano scomparire per sempre se non si agisce subito.

I volontari del Centro di Riabilitazione della Fauna Selvatica di Xrobb l-Għaġin, che si dedicano alla cura dei ricci malati, stanno studiando con attenzione la diffusione della tigna tra la popolazione locale. Se non trattata, questa infezione fungina può risultare fatale, causando la perdita completa degli aculei e indebolendo l’animale. Fortunatamente, con un trattamento adeguato, i ricci possono guarire, rigenerare gli aculei e tornare in libertà, una volta che risultano negativi al fungo.

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E questi casi sono in aumento, avverte Attard. “Circa 500 delle 1.200 chiamate di soccorso che riceviamo ogni anno riguardano ricci. Metà dei pazienti che abbiamo ora è in cura per la tigna, ma vediamo anche molti cuccioli che necessitano di aiuto dopo la morte della madre o ricci feriti dagli attacchi di cani o gatti.”

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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