L’estate 2024 ha visto un numero record di approdi di navi da crociera a Malta, ma dietro le quinte di questo successo si nasconde un calo sorprendente nel numero di passeggeri sbarcati sull’isola. I dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica gettano luce su una tendenza inaspettata, che sta sollevando interrogativi nel settore turistico.
Tra giugno e settembre, 124 navi hanno fatto scalo a Malta, ben 16 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Eppure, il numero complessivo di crocieristi si è fermato a 321.814, segnando un calo del 7,6%. Un controsenso? Non proprio. L’analisi rivela che “l’84,3% dei passeggeri era in transito”
, cioè non ha messo piede a terra, secondo quanto riportato dalle autorità statistiche.
Ogni nave ha trasportato in media 2.595 passeggeri, con una riduzione significativa rispetto ai 3.224 dello scorso anno. Un fenomeno che potrebbe essere attribuito a una serie di fattori, tra cui il cambiamento delle rotte e le preferenze dei turisti.
Un altro aspetto interessante riguarda la provenienza dei viaggiatori. I passeggeri provenienti dai paesi dell’Unione Europea rappresentano il 44,7% del totale, con l’Italia e la Germania che si confermano i principali mercati di origine. Tuttavia, “il traffico extra-UE ha dominato la scena, con il Regno Unito e gli Stati Uniti che da soli rappresentano oltre il 70% dei passeggeri non europei”
.
Il profilo del tipico crocierista? Principalmente adulti tra i 40 e i 79 anni, con una leggera predominanza della fascia 40-59 anni (32,7%), seguita da quella tra i 60 e i 79 anni (30,8%).
Guardando ai primi nove mesi dell’anno, il bilancio complessivo del traffico crocieristico a Malta è impressionante: 672.276 passeggeri, di cui il 42,9% provenienti dall’UE. Durante questo periodo, 271 navi hanno attraccato nei porti maltesi, con una media di 2.481 passeggeri ciascuna. Nonostante l’aumento degli approdi rispetto al 2023, quando si registrarono 227 scali, la capacità media delle navi è diminuita rispetto ai 2.844 passeggeri dell’anno precedente.
Foto: Times of Malta