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Malta

Rabat, la montagna di macerie illegale: conto alla rovescia per lo smantellamento

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Una gigantesca e pericolosa “montagna di macerie” illegale, che ha tenuto con il fiato sospeso gli abitanti di una zona rurale di Rabat, sta per essere smantellata. Finalmente, le autorità hanno promesso un’azione immediata per abbattere questo ammasso di detriti, che nel tempo è diventato un vero e proprio colosso, sovrastando il paesaggio e seminando il panico tra i residenti.

Nonostante i numerosi avvisi e le sanzioni emesse in passato dalla Planning Authority (PA) contro la società Tlata Ltd, gestita da Paul Falzon, la montagna di detriti ha continuato a crescere senza sosta. Ma ora, finalmente, sembra che qualcosa stia per cambiare. Le autorità, stanche di vedere ignorati i loro ordini, assicurano che l’ultima azione intrapresa ridurrà drasticamente il volume di macerie, che i residenti hanno definito un vero incubo, temendo per la loro stessa vita.

Un portavoce dell’Environment and Resources Authority (ERA) ha dichiarato al Times of Malta: “L’Autorità di Pianificazione ha preso l’iniziativa per assicurarsi che non venga aggiunto altro materiale sul sito. Nel frattempo, il materiale presente sarà rimosso, e le montagne di detriti saranno finalmente ridotte.”

Solo la scorsa settimana, un agricoltore della zona ha espresso il suo terrore per la propria sicurezza e quella della sua proprietà. La paura che un masso possa rotolare giù dalla montagna o che una frana possa seppellire tutto ha reso la sua vita un inferno.

Angelo Giordmaina, che lavora la terra nei pressi della cava, ha raccontato che la montagna di macerie è cresciuta a livelli preoccupanti negli ultimi quattro anni, trasformandosi da un semplice riempimento a livello del suolo in un vero e proprio mostro di detriti.

Il portavoce dell’ERA ha ribadito: “Il materiale verrà rimosso dall’area, riducendo finalmente la massa accumulata di detriti pericolosi.”

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Ma è Giordmaina, un uomo di 63 anni, a lanciare l’allarme più drammatico: “Qui si tratta di vita o di morte. Un masso potrebbe staccarsi e rotolarmi addosso, oppure l’intera massa di macerie potrebbe crollare in una frana devastante.”

L’architetto Godwin Abela, incaricato di esaminare la situazione della cava, che è visibile addirittura da chilometri di distanza, ha dichiarato che tutte le attività devono essere interrotte immediatamente “per evitare una tragedia imminente”.

Non si tratta di un problema recente. La Planning Authority aveva già emesso due avvisi di sanzione contro Tlata Ltd, uno nel 2005 e un altro nel 2009, ma senza ottenere risultati concreti. Nell’aprile del 2019, Tlata Ltd aveva presentato una richiesta di permesso per riempire ulteriormente la cava, costruire un impianto di betonaggio e avviare la produzione di blocchi di cemento. La domanda fu prontamente respinta, ma i lavori abusivi continuarono come se nulla fosse. Nello stesso mese, la Environment and Resources Authority aveva emesso un ordine di cessazione lavori contro la società.

L’ERA ha inoltre confermato che Tlata Ltd continua a ricevere multe giornaliere a causa di queste violazioni.

In risposta alle domande dei giornalisti, un portavoce della Planning Authority ha confermato che l’iniziativa per ridurre la quantità di macerie è in corso e che il sito viene sottoposto a “monitoraggio regolare.”

Foto: Chris Sant Fournier

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