Quando le denunce non bastano: il-Kollettiv chiede giustizia per Nicolette Ghirxi

Nicolette Ghirxi aveva denunciato più volte il suo ex compagno, Edward Johnston. Ma quelle denunce non sono bastate a salvarle la vita. Ora, mentre la tragedia scuote un’intera nazione, l’ONG il-Kollettiv si unisce alle richieste per un’inchiesta indipendente, che faccia luce su come si è arrivati a questo orrore.

Il grido di giustizia si leva non solo dalla famiglia Ghirxi, ma anche dall’ex avvocato Joseph Borda, che insiste sulla necessità di un’indagine approfondita, simile a quella avviata dopo l’omicidio di Bernice Cassar. Non basta un’indagine interna: servono risposte concrete.

Dal canto suo, l’ufficio del primo ministro ha assicurato che l’Independent Police Complaints Board esaminerà la condotta della polizia in questa vicenda. Ma sarà sufficiente?

In un comunicato rilasciato martedì, il-Kollettiv ha lanciato l’allarme: l’omicidio di Nicolette è solo l’ultimo di una serie di efferati femminicidi e atti di violenza domestica. Il problema è sistemico e deve essere affrontato con urgenza.

Il gruppo ha ricordato un rapporto del 2020 del Consiglio d’Europa, in cui il GREVIO (Gruppo di esperti sull’azione contro la violenza sulle donne e la violenza domestica) aveva già segnalato gravi lacune. La polizia, si legge nel rapporto, riceve una formazione “_minimale_” sulla violenza domestica e nessuna preparazione specifica per prevenire la violenza contro le donne. Un’accusa gravissima che oggi, alla luce della tragedia di Nicolette, suona come un sinistro presagio ignorato.

Il rapporto del GREVIO denuncia anche la mancanza di addestramento delle forze dell’ordine nel gestire le complesse dinamiche della violenza domestica, con conseguenze disastrose sulla protezione delle vittime. In alcuni casi, gli agenti avrebbero persino rifiutato di accettare denunce, trattando le vittime con freddezza e insensibilità, e gestendo in modo inadeguato o perdendo prove cruciali nei casi di violenza domestica e stupro.

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Ma non solo la polizia è nel mirino. Anche la giustizia ha le sue colpe, con sentenze che non rendono giustizia alla gravità dei crimini commessi.

Il-Kollettiv chiede una riforma radicale delle operazioni delle forze dell’ordine in materia di violenza di genere e supporta con forza gli sforzi delle numerose organizzazioni non governative nella protezione delle vittime ,” si legge nel comunicato.

“È tempo di un cambiamento profondo e deciso da parte delle autorità e delle istituzioni governative. Le vittime non devono più affrontare omertà, pregiudizi e colpe ingiuste. E anche i media nazionali devono fare la loro parte, promuovendo una cultura contro la violenza e la discriminazione attraverso campagne educative mirate .”

Nicolette Ghirxi, 48 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento solo la scorsa settimana. Edward Johnston, l’uomo che l’aveva tormentata per mesi, è stato ucciso dalla polizia dopo un drammatico scontro durato tre ore a St Julian’s.

Joseph Borda ha spiegato al Times of Malta che l’attuale inchiesta magistrale, concentrata sulla conservazione delle prove e sulla determinazione delle responsabilità penali, “_è insufficiente per rendere giustizia a Nicolette, poiché il colpevole è morto_”. Secondo Borda, non si può mettere la parola fine a questa storia senza prima capire cosa ha portato a questa tragedia e se, in qualche modo, la sua morte poteva essere evitata.

“La famiglia di Nicolette ha il diritto di sapere cosa ha portato alla sua uccisione e se la sua morte poteva essere evitata ,” ha detto Borda, aggiungendo che questo non dovrebbe essere oggetto di discussione.

“Questo è l’unico modo per identificare i fallimenti dello Stato e capire come ha fallito Nicolette,” ha concluso l’avvocato.

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Foto d’archivio