Un dramma silenzioso si sta consumando nel cuore di Malta: un numero senza precedenti di anziani ha bussato alla porta dell’YMCA nel 2024. Ben 39 persone di età pari o superiore ai 60 anni – tre delle quali con più di 80 anni – si sono ritrovate a chiedere aiuto, spinte dalla disperazione. “Le pensioni non bastano a coprire il costo della vita,”
ha spiegato Anthony Camilleri, CEO dell’organizzazione, dipingendo un quadro che fa riflettere.
Solo pochi anni fa, casi simili erano rari. Ora, la realtà è ben diversa: i posti nelle case di cura sono insufficienti e i criteri di accesso sempre più rigidi. Anche gli anziani che si mantengono parzialmente indipendenti si ritrovano senza un luogo sicuro in cui rifugiarsi.
Il fenomeno non riguarda però solo gli anziani. Per la prima volta, i maltesi costituiscono la maggioranza dei clienti dell’YMCA, un cambiamento che si è consolidato negli ultimi due anni. “I maltesi ora sono i più numerosi, e il numero continua a crescere,”
ha sottolineato Camilleri. Nel 2024, su 453 casi gestiti, 244 riguardavano cittadini maltesi – un aumento significativo rispetto ai 175 dell’anno precedente.
Le cause principali? “Difficoltà economiche e conflitti familiari,” spiega Camilleri. Nonostante gli sforzi, il rifugio dell’YMCA è quasi sempre pieno: “È molto raro che ci sia un letto libero.”
Ma c’è un altro dato che colpisce: il numero di persone senza tetto è quadruplicato in un solo anno, passando dai 42 casi del 2023 ai 150 del 2024. Camilleri suggerisce che questa esplosione sia legata, almeno in parte, a una maggiore consapevolezza e al coraggio di chiedere aiuto. Tuttavia, il problema è aggravato da interventi strutturali, come la rimozione delle panchine e l’aumento della sorveglianza negli spazi pubblici, che hanno ridotto le possibilità di riparo per chi non ha un tetto.
L’appello di Camilleri è accorato: “Invitiamo il pubblico a segnalare i casi di senzatetto e a offrire beni di consumo. Il nostro team è pronto a fornire supporto.” Segnalazioni e richieste d’aiuto possono essere effettuate tramite i canali social dell’YMCA o con una semplice telefonata.
Nonostante gli sforzi delle ONG, Camilleri denuncia una realtà preoccupante: Malta non ha ancora un piano nazionale unificato per affrontare il problema dei senzatetto. “Non possiamo avere una strategia contro la povertà in cui la questione dei senzatetto è solo una nota a margine,” ha dichiarato, chiedendo un piano concreto che includa definizioni legali chiare, dati statistici accurati e un approccio coordinato. “Quello che stiamo facendo non è sufficiente,”
ha concluso, lamentando la mancanza di collaborazione tra le organizzazioni.
Foto: Women for Women