Un disastro naturale si trasforma in una storica vittoria legale: dopo 21 anni di battaglie nei tribunali, due aziende maltesi ottengono giustizia per i danni devastanti subiti durante una delle tempeste più violente mai registrate sull’arcipelago. Era il settembre 2003 quando un nubifragio infernale colpì Qormi, trasformando strade e proprietà in fiumi impetuosi. Oggi, P.O.G. Limited e Petralux Limited festeggiano un risarcimento da capogiro: oltre 427.000 euro.
Quei giorni di pioggia torrenziale lasciarono un segno indelebile. I locali della Drugshop Dispensary e delle cliniche adiacenti, situati su Triq Spiteri Fremond a De La Cruz Avenue, furono letteralmente sommersi. “Le acque straripanti non risparmiarono nulla, dai mobili alle attrezzature mediche, causando danni irreparabili”
, hanno dichiarato i legali delle aziende durante il processo.
Ma l’acqua non fu l’unico nemico. La corte ha sottolineato che “il governo e le sue entità pubbliche hanno mancato al loro dovere di cura, lasciando il canale di scolo di Qormi in uno stato di abbandono pericoloso”
. Un’accusa grave, che ha evidenziato anni di trascuratezza e scarsa manutenzione.
Natura o negligenza?
I rappresentanti governativi hanno tentato di difendersi, sostenendo che l’evento fosse il risultato di “forze naturali imprevedibili, un vero e proprio caso di forza maggiore”. Ma i giudici sono stati implacabili: “Questo disastro non è solo il risultato di una tempesta eccezionale. È il frutto di infrastrutture obsolete e di una gestione idrica inadeguata”
.
Inizialmente, le aziende furono ritenute parzialmente responsabili per non aver preso adeguate precauzioni, ma in appello la situazione si è ribaltata. La corte ha stabilito che “le imprese operavano nel pieno rispetto delle normative e che il danno subito è stato esclusivamente causato da un fallimento sistemico”.
Un risarcimento che fa tremare il sistema
L’entità del risarcimento è stata suddivisa tra diverse istituzioni. La Direzione dei Lavori Pubblici e la Direzione della Manutenzione ed Edilizia sono state ritenute maggiormente colpevoli, con una responsabilità del 60%. L’Autorità per le Risorse di Malta ha ricevuto il 25% della colpa, mentre Transport Malta è stata ritenuta responsabile per il restante 15%. Interessante è stato l’esito per il comune di Qormi, inizialmente coinvolto, che in appello è stato completamente scagionato.
I giudici Giannino Caruana Demajo, Anthony Ellul e Robert G. Mangion hanno presieduto il caso, con gli avvocati Hugh Peralta e Robert Vella Baldacchino che hanno rappresentato le aziende.
Foto: Archivio Times Of Malta