Malta

Prezzi fuori controllo: la terra agricola a Malta costa 24 volte la media UE

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Un record assoluto che lascia senza parole: la terra agricola a Malta ha raggiunto un prezzo medio di 283.000 euro per ettaro nel 2023, un valore che straccia qualsiasi altra nazione europea e supera di ben 24 volte la media dell’UE, ferma a circa 12.000 euro .

Eurostat ha confermato che l’isola detiene il primato del costo più alto per ettaro coltivabile, staccando nettamente il secondo paese in classifica, i Paesi Bassi, dove il prezzo medio è di circa 91.000 euro . Un divario impressionante che accende il dibattito sulla sostenibilità del settore agricolo maltese.

Ma non è finita qui: il costo della terra sull’isola ha visto una crescita vertiginosa. Nel 2021, un ettaro costava circa 167.000 euro, cifra che è salita a 233.000 euro nel 2022, per poi esplodere oltre i 283.000 euro nel 2023. In soli due anni, il valore della terra è aumentato di oltre 110.000 euro , rendendo sempre più difficile l’accesso ai terreni per chi vuole coltivarli.

Il motivo? Poca terra e troppa domanda. Eurostat ha evidenziato che Malta ha una disponibilità di suolo agricolo estremamente limitata, fattore che ha inevitabilmente fatto lievitare i prezzi. Tuttavia, dietro questa impennata c’è un altro fenomeno che sta facendo infuriare gli agricoltori: la vendita di terreni coltivabili per scopi ricreativi .

Negli ultimi anni, sempre più appezzamenti sono stati trasformati in aree destinate al tempo libero, facendo salire alle stelle i prezzi della terra e rendendo praticamente impossibile per i giovani agricoltori acquistare o affittare un terreno per lavorarci.

La protesta è arrivata ai piani alti: nel settembre 2023, ben 24 associazioni agricole e la Chamber of Architects hanno lanciato un appello al governo per bloccare la vendita di terreni agricoli per usi ricreativi, denunciando il danno irreparabile che questa pratica sta causando all’agricoltura maltese.

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Nel frattempo, la magistratura ha messo un freno a questa corsa sfrenata al rialzo: nel 2023, la Prima Sezione della Corte Civile ha stabilito che la terra agricola deve essere valutata in base alla sua resa agricola  e non in base a un ipotetico valore ricreativo. Una sentenza che potrebbe ridisegnare il mercato fondiario dell’isola.

Ma le denunce non finiscono qui. Nel 2022, l’organizzazione Għaqda Bdiewa Attivi ha commissionato uno studio con immagini satellitari per provare che i terreni agricoli di proprietà del governo vengono venduti al miglior offerente per scopi ricreativi  e non per essere utilizzati in ambito agricolo. Un’accusa pesante che ha alimentato ulteriormente la rabbia degli agricoltori.

Un’indagine del 2021 ha inoltre rivelato un dato sconcertante: per acquistare un solo tumolo di terra (circa 1.119 metri quadrati), un agricoltore deve sborsare almeno 40.000 euro. E considerando che, per avviare un’attività agricola a tempo pieno, servirebbero in media 12 tumoli , il costo diventa semplicemente proibitivo.

Eppure, nonostante i prezzi di acquisto alle stelle, Malta registra uno dei costi di affitto della terra più bassi dell’UE. Il rapporto Eurostat sottolinea che nel 2023, il canone medio per ettaro era di appena 91 euro, ben al di sotto della media UE di 173 euro .

Mentre i prezzi continuano a salire e gli agricoltori faticano a trovare terra per lavorare, il settore agricolo maltese rischia di trasformarsi in un lusso per pochi.

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