Il Comitato Nazionale Maltese di ICOMOS ha espresso una grave preoccupazione per la decisione dell’Autorità di Pianificazione di approvare lo sviluppo all’interno della zona cuscinetto del sito del patrimonio mondiale riconosciuta formalmente dall’UNESCO.
Con sette voti contro uno, l’Autorità di Pianificazione ha approvato giovedì un blocco di 22 appartamenti e 20 garage interrati vicino ai Templi di Ġgantija, patrimonio dell’umanità, nonostante la richiesta dell’UNESCO di una valutazione dell’impatto sul patrimonio.
“Ci sono motivi di preoccupazione che la decisione possa essere stata presa sulla base di dichiarazioni errate fatte dai rappresentanti del richiedente durante l’udienza, in merito all’estensione della zona cuscinetto del Sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
“Per chiarezza, i fatti della questione sono ripetuti qui. L’estensione della zona cuscinetto del Sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO presentata dal Governo maltese corrispondeva all’Area di Importanza Archeologica creata nel 1998 intorno a Ġgantija”, ha detto l’ICOMOS.
Questi sono stati formalmente annotati dal Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2006, che ha anche approvato una zona di confine allargata nel 2015.
Ma durante l’udienza, i rappresentanti del richiedente avrebbero fatto riferimento a una zona cuscinetto circolare più piccola intorno a Ġgantija per sostenere che il sito dei lavori proposti era al di fuori della zona.
Quest’area circolare, secondo l’ICOMOS, rappresenta il requisito minimo per qualsiasi sito archeologico di Grado A a Malta.
L’ICOMOS ha detto che se durante l’udienza sono state fatte dichiarazioni errate o fuorvianti su questo punto, la validità della decisione è stata messa in discussione.
Ha affermato che la decisione di concedere il permesso senza presentare e valutare una Valutazione d’Impatto sul Patrimonio solleva anche gravi preoccupazioni in merito al buon governo.
L’ICOMOS ha affermato che la decisione è anche una sfida diretta alle istituzioni statali incaricate della gestione del patrimonio culturale maltese, in particolare alla Sovrintendenza ai Beni Culturali e al Comitato Tecnico Nazionale del Patrimonio Mondiale di Malta, che hanno concordato sulla necessità di una Valutazione d’Impatto sul Patrimonio.
L’ICOMOS ha fatto appello al presidente del Comitato Tecnico Nazionale del Patrimonio Mondiale affinché renda pubblici tutti i suoi lavori fino ad oggi relativi a questo caso.
Inoltre, ha fatto appello al Primo Ministro e al Ministro del Patrimonio affinché prendano una posizione pubblica sulla questione e vi pongano rimedio, prima che venga arrecato un ulteriore danno alla reputazione di Malta e prima che questo si traduca in un danno materiale ed economico.