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Malta

Portelli contro Stivala: scontro sul futuro degli uffici a Malta

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Due pesi massimi del mondo immobiliare maltese, Joseph Portelli e Michael Stivala, si trovano su fronti opposti in una battaglia che potrebbe ridefinire il futuro del mercato degli uffici a Malta. Un argomento bollente, dove la posta in gioco non è solo il destino degli investimenti immobiliari, ma l’intera economia dell’isola.

Joseph Portelli, il visionario dietro la leggendaria Mercury Tower, non usa mezzi termini: per lui il mercato degli uffici è “in declino”, con una domanda ormai debole e troppi spazi vuoti. “Sto evitando qualsiasi sviluppo di uffici”, rivela, indicando una strategia chiara: abbandonare un settore che, a suo dire, non ha più molto da offrire. Il motivo? “I canoni di locazione sono crollati negli ultimi anni” , soprattutto dopo la pandemia, quando il lavoro da remoto ha portato via molte aziende che, sorprendentemente, non sono mai tornate.

Dall’altro lato del ring c’è Michael Stivala, presidente della Malta Developers Association (MDA), che rifiuta categoricamente l’idea di un eccesso di uffici. Secondo lui, il problema non è la sovrabbondanza, ma la mancanza di investimenti e infrastrutture adeguate. “Non abbiamo troppi uffici, è Malta che non è abbastanza attraente per le aziende”, dichiara senza mezzi termini. La colpa? Stivala punta il dito contro la burocrazia soffocante che “sta danneggiando non solo le imprese locali, ma anche quelle straniere che vorrebbero investire nell’isola” .

Le tensioni nel settore immobiliare non sono nuove. Già sei mesi fa, un importante agente immobiliare aveva segnalato una riduzione del 20% nei prezzi degli immobili commerciali, un dato che aveva scosso l’intero mercato. Anche Marthese Portelli, presidente della Malta Chamber, ha recentemente dichiarato che esistono “studi che evidenziano una sovrabbondanza di uffici, eppure l’Autorità di Pianificazione continua a rilasciare permessi per la costruzione di nuovi edifici” . Un avvertimento che non è passato inosservato.

Portelli si schiera apertamente dalla parte della presidente della Camera, confermando che il suo progetto più recente, la Mercury Tower, non prevede alcuno spazio destinato agli uffici. “Abbiamo dedicato il progetto a negozi, appartamenti e un hotel”  rivela con orgoglio, indicando che la scelta di evitare gli uffici è stata strategica, vista l’eccessiva offerta già esistente sul mercato.

Ma Stivala non è dello stesso avviso. Le sue proprietà, secondo lui, raccontano un’altra storia: “I miei uffici sono occupati al 90%, e sebbene il mercato non sia quello di qualche anno fa, non siamo di fronte a una catastrofe”. E aggiunge un dettaglio importante: molti degli edifici per uffici attualmente in costruzione sono il frutto di richieste di permesso presentate anni fa, prima che la pandemia sconvolgesse tutto. “Alcuni progetti sono stati avviati anche 20 anni fa, come la mia torre a Gżira, che ha richiesto ben cinque o sei anni solo per ottenere i permessi”.

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Portelli, pur non volendo commentare direttamente su questo punto, sottolinea quanto fosse “molto più semplice e rapido ottenere permessi in passato”. Oggi, invece, attribuisce i ritardi alle ONG ambientali e di conservazione che, secondo lui, si sono “organizzate in modo tale da rendere quasi impossibile il rilascio dei permessi” .

Ma Stivala vede una questione ancora più profonda: non è l’eccesso di uffici a frenare il mercato, ma piuttosto la mancanza di attrattività di Malta per le imprese straniere. “La burocrazia eccessiva sta erodendo la competitività di Malta”, sostiene con forza, aggiungendo che anche le banche “sono riluttanti a concedere prestiti alle aziende straniere” .

Nonostante tutto, Stivala rimane fermo nella sua convinzione che Malta debba continuare a investire in immobili commerciali di alta qualità. “I lavori d’ufficio sono tra i più remunerativi a Malta, e per attrarre aziende di alto livello abbiamo bisogno di uffici all’altezza della situazione” , afferma, indicando le recenti costruzioni a St Julian’s e Mrieħel come esempi di spazi destinati a ridefinire il futuro degli uffici maltesi.

E quando si tratta di supermercati? Anche qui, Stivala non vede alcun problema di eccesso. “Il mercato deciderà quanti supermercati sono necessari”, dichiara, evidenziando che qualsiasi tentativo di limitare il numero di punti vendita potrebbe danneggiare i consumatori. E aggiunge una riflessione tagliente: “Lo stesso vale per gli hotel: come albergatore, potrei desiderare meno concorrenza, ma alla fine questo farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la qualità. È la concorrenza a mantenere i prezzi competitivi e a migliorare i servizi” .

Una battaglia su due fronti, dunque, che potrebbe cambiare il volto di Malta, sia per chi cerca un ufficio, sia per chi vuole semplicemente fare la spesa.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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