Il reddito di chi è in pensione viene divorato giorno dopo giorno, lasciando molti in difficoltà. Ma il Budget 2025
promette di rivoluzionare tutto, introducendo un piano pensionistico di terzo pilastro che coinvolgerà tanto il governo quanto il settore privato.
Si parla di una mossa che potrebbe cambiare radicalmente il futuro delle pensioni a Malta, ma attenzione: datori di lavoro e lavoratori
avranno ancora la possibilità di decidere se aderire o meno a questo nuovo schema privato.
L’iniziativa, destinata a una particolare fascia d’età, coprirà anche circa 50.000 dipendenti pubblici
. Ma la grande domanda resta: quanto contribuirà il governo? La risposta, per ora, rimane un mistero.
Ma c’è di più. Tutti i datori di lavoro privati potranno competere tra loro per offrire le migliori condizioni di contributo ai propri dipendenti. Questo potrebbe innescare una vera e propria battaglia per accaparrarsi i lavoratori migliori!
Fonti interne hanno rivelato al Times of Malta
che ci sono stati recenti incontri intensi tra esperti finanziari e assicurativi per discutere la strada da seguire.
“Crediamo che questo avrà un effetto a cascata sui datori di lavoro privati. Sarà una mossa audace,” ha confidato una fonte del settore.
“Il nostro mercato del lavoro è forte e siamo ottimisti sul fatto che questa misura darà i suoi frutti
,” ha aggiunto.
Il piano ha un obiettivo chiaro: creare concorrenza tra le aziende, spingendole a offrire le condizioni pensionistiche più allettanti ai propri dipendenti. Chi non vorrebbe lavorare per un’azienda che pensa anche al futuro della tua pensione?
Oggi esiste già un credito d’imposta annuale per chi versa contributi in un piano pensionistico privato, pari al 25% dei contributi versati, fino a un massimo di 750 euro
. Ma non finisce qui: le regole sono state modificate per migliorare ulteriormente gli incentivi fiscali e spingere il settore privato ad adottare il sistema pensionistico occupazionale. I datori di lavoro possono infatti ottenere un credito d’imposta, calcolato come il minore tra il 25% dei contributi versati e 750 euro per dipendente.
Nonostante Malta sia riuscita a rinviare una crisi pensionistica grazie all’afflusso di lavoratori, la verità è che il reddito disponibile per chi è in pensione viene eroso giorno dopo giorno, soprattutto a causa dell’inflazione galoppante.
L’Insurance Association Malta
non ha esitato a lanciare un appello al governo, chiedendo di rendere obbligatorie le pensioni aziendali nel prossimo budget, accompagnando questa riforma con una fase di transizione per permettere ai datori di lavoro di adeguarsi, iniziando a contribuire alle pensioni dei propri dipendenti.
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