Il Partito Nazionalista lancia un’accusa durissima: il governo ha spogliato la Planning Authority di ogni dignità e l’ha resa incapace di prendere decisioni serie. Secondo il PN, la PA è diventata una vera e propria “Permits Authority”, un’entità talmente arrogante da credersi sopra la legge.
Shadow Ministers Stanley Zammit, Rebekah Borg e Julie Zahra hanno denunciato con forza come la PA infranga le leggi, ignori le direttive dell’Ombudsman, umili altre entità come la Soprintendenza del Patrimonio Culturale, disprezzi i consigli dei propri esperti e, cosa ancora più grave, sfidi le sentenze dei tribunali maltesi che hanno dichiarato illegali, assurdi e contrari alle stesse politiche della PA diversi sviluppi edilizi.
Ma non è tutto: sotto il governo laburista, la PA ha perso le competenze e la capacità di prendere decisioni di qualità. Il governo di Robert Abela rimane immobile, indifferente davanti a scelte sbagliate e a violazioni delle sentenze dei tribunali. “Questo è un terreno fertile per la corruzione, dove i potenti continuano a fare il loro comodo,”
tuona il PN.
Il governo, secondo il PN, si nasconde dietro promesse vuote e inazione, confermando che le atrocità edilizie non solo continuano, ma prosperano. Viene promossa una cultura del condono che permette a chi abusa del sistema di godere del frutto delle proprie malefatte semplicemente pagando una multa.
La vera soluzione a questa deriva urbanistica e ambientale? Un cambio alla guida del paese. “Serve una leadership che parli meno e agisca di più, una leadership che non si limiti a mezze misure, ma che smantelli un sistema burocratico che premia i potenti e schiaccia i deboli.”
Il PN assicura che farà tutto il possibile per consentire ai cittadini di combattere contro un sistema ingiusto e politiche scellerate, puntando a rendere l’ambiente un diritto fondamentale per tutti.
“Quello di cui abbiamo bisogno sono decisioni serie, trasparenti e coerenti, decisioni che ispirino fiducia e diano serenità alle persone,”
concludono i rappresentanti del PN.
Foto: Matthew Mirabelli